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03 Lug 2016 11:19 - Wimbledon
Wimbledon: Vandeweghe on fire, Vinci fuori. "Ho potuto fare poco, lei è troppo in fiducia"
di Rossana Capobianco
TENNIS – WIMBLEDON – Dall’inviata a Londra ROSSANA CAPOBIANCO – I colpi potenti, troppo potenti, di CoCo Vandeweghe sono stati micidiali oggi per Robertina Vinci, che ha provato a variare il gioco ma il servizio e la fiducia di un’avversaria che è a quota undici vittorie sull’erba quest’anno. Nessun italiano rimasto nel singolare nella seconda settimana a Wimbledon.
Più che un’occasione era una bella sfida. Contro se stessi, l’avversaria, contro l’ultimo brutto periodo; CoCo Vandeweghe però aveva altri piani. Li aveva dall’inizio della stagione su erba, a dire il vero. La vittoria a S’- Hertogenbosh e la semifinale a Birmingham, dopo l’ottimo Wimbledon dell’anno scorso, hanno confermato l’attitudine della statunitense a questa superficie.
Grande servizio, colpi potenti e quel pizzico di strafottenza che non guasta. Ci ha provato, Robertina, a variare il gioco, ad attaccare; troppi errori però oggi, anche sotto rete, con il dritto soprattutto e quando giochi più corta arriva dall’altra parte un bolide che su questa superficie hai difficoltà seria a contrastare.
Rimanere attaccata, unica speranza: non cede al tranello l’americana, troppo in fiducia e concentrata, un’occasione senza precedenti per lei. Agli ottavi potrebbe affrontare Pavlyuchenkova, per poi sfidare, in caso, Serena Williams.
Roberta Vinci, invece, dovrà salutare Wimbledon e Londra: dopo l’exploit dell’anno scorso, il 2016 ha portato più dolori che gioie anche se proprio qui ai Championships si è rivista una Robertina più serena, che pian piano tenta di ritrovare gioco ed esplosività.
Prima di arrivare a New York, dove i punti da difendere saranno tanti e la pressione enorme. Ancora prima, le Olimpiadi e un sogno che si chiama medaglia d’oro in doppio. I sogni non sono ancora finiti.
In conferenza stampa Robertina è serena, sa che non ci sono rimpianti per questa sconfitta: “Lei serve benissimo, ti mette sempre sotto pressione, è l’emblema del futuro del tennis. Tira forte e non pensare”.
“Adesso mi riposerò, vado a casa e mi preparo per Montreal. Le Olimpiadi? Abbiamo deciso insieme a Sara, nessuno ci ha costrette. E’ una nostra decisione che ci rende felici”.