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08 Lug 2016 05:00 - Wimbledon
Wimbledon: Murray-Berdych e quella volta che Kim Sears insultò il ceco
di Rossana Capobianco
TENNIS – WIMBLEDON – Dall’inviata a Londra ROSSANA CAPOBIANCO – Murray contro Berdych e subito la mente corre all’Australian Open del 2015, quando scoppiò la polemica dopo che l’attuale moglie di Andy Murray, Kim Sears, insultò Berdych dagli spalti. I confronti dicono 8-6 per lo scozzese ma Berdych non batte Murray dal 2013.
Quella partita la vinse Murray. Da quella volta ha solo vinto Murray contro Tomas Berdych. Da quella volta che le polemiche presero il sopravvento a causa di un intervento “inopportuno” di Kim Sears, moglie dello scozzese, Berdych ha perso quattro volte di fila dal numero due del mondo.
Quella volta a Melbourne Kim non era riuscita a contenere la foga, l’ansia, l’eccitazione per il match in corso, in un quarto set molto equilibrato, teso. “Fo****o ceco, prendi questa!”, una delle frasi incriminate dopo varie letture del labiale da parte dei media di tutto il mondo. Dani Vallverdu aveva da poco lasciato la panchina di Murray per sedere su quella di Berdych e quando vinse la partita, un grosso urlo Andy lo indirizzò proprio verso l’angolo dove il team del ceco era seduto a guardare il match.
Non si sono mai affrontati sull’erba Tomas e Andy e in uno Slam il confronto è 1-1; quella di Berdych però risale al 2010 e ad un Roland Garros ancora quasi sconosciuto allo scozzese. Per Murray è la settima semifinale a Wimbledon e se dovesse vincere sarebbe la terza finale raggiunta, raggiungerebbe Edberg, Newcombe e Roddick quanto a presenze in finale ai Champioships. La sua ventesima finale Slam in totale, classifica guidata da Federer con il doppio delle presenze di Andy.
Andy che ha perso quattro delle sue sei semifinali qui a Wimbledon contro Roddick, Nadal e Federer, vincendo invece contro Tsonga e Janowicz. Berdych va invece a caccia della sua seconda finale a Wimbledon dopo quella persa in finale nettamente contro Rafa Nadal.
Sarà una partita equilibrata? Viste le stagioni di entrambi, difficilmente. Murray, però, si porta appresso il peso del favorito che ha sempre sofferto in passato e sull’erba il ceco è comunque un avversario più che temibile. Tatticamente dovrebbe vincerla lo scozzese ma il suo servizio deve essere al meglio e non quello visto nei quarti di finale contro Tsonga.