Wimbledon – Kyrgios, un'autocritica in lacrime: "Non so cosa possa fare un coach per aiutarmi"

TENNIS – WIMBLEDON. Nick Kyrgios non è riuscito ad avere la meglio su Andy Murray, che ha prevalso nel loro match di ottavi di finale a Wimbledon con il punteggio di 7-5 6-1 6-4.

Il giovane australiano ha riversato tutta la delusione in una conferenza stampa dove ha raccontato quelli che sono i suoi problemi, le difficoltà che sta trovando mano a mano che cresce in questo mondo ed è scoppiato in lacrime quando gli è stato chiesto del coach. “Non so cosa potrebbe fare un coach” ha detto, venendo travolto dallo sconforto, “C’è quella settimana dove voglio allenarmi al massimo, mentre magari quella dopo non ho voglia di fare nulla. Sono troppo altalenante”.

L’autocritica sincera del ventunenne di Camberra, che qui a Wimbledon nel 2014 raggiunse i quarti di finale, passa poi al match di oggi: “Il primo set è stato un ottimo set, gli altri due da parte mia patetici. Quando il gioco si fa duro è come se non riuscissi a reagire, tendo a mollare invece che ad alzare il mio livello. Se faccio tutto quello che posso? No. Se cerco di fare qualcosa per migliorare? No”. E’ molto, molto lucido. Come ha già detto altre volte, ci sono momenti dove proprio non sopporta l’idea di giocare a tennis: “Alle volte proprio non mi piace, ma allo stesso tempo sono in una condizione in cui senza il tennis non saprei che fare”. Nei giorni scorsi si era vociferato di un avvicinamento a Radek Stepanek come futuro coach, nel momento in cui il ceco vorrà appendere la racchetta al chiodo. Sembra però che per Kyrgios, ora, ci sia da risolvere qualcosa di più importante.

 

 

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