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06 Lug 2016 13:45 - Wimbledon
Wimbledon: Federer, CHE RIMONTA! Sotto di due set batte Cilic e va in semifinale
di Rossana Capobianco
TENNIS – WIMBLEDON – Dall’inviata a Londra ROSSANA CAPOBIANCO – Incredibile rimonta di Roger Federer sotto di due set contro Cilic, ci crede e lotta. Finisce 67 46 63 76 63. Non male come recupero per chi compie 35 anni ad Agosto. Affronterà Raonic in semifinale.
Alla fine del secondo set, non ci credeva nessuno. Neanche Roger Federer, con quell’atteggiamento dimesso maledicendo ogni servizio vincente del suo avversario, un Marin Cilic oggi in vena di fare botte, ma botte serie.
Le prende Federer, in una partita iniziata con l’equilibrio al servizio che si rompe durante i primi tre punti del tie-break. Federer è spento, passivo, il dritto difficilmente è incisivo e il rovescio è una banca degli errori. O degli orrori, come preferite.
Dove Federer abbia trovato la forza e la convinzione di reagire ad una sconfitta quasi certa, non si sa. Ma ad un certo punto del terzo set ha iniziato ad avvertire il calo dell’avversario, a rispondere in campo, a complicare un po’ la palla ad un Cilic fin lì troppo in palla.
Nel quarto ha dovuto annullare tre match point: uno sotto 4-5, un altro sotto 5-6 e poi nel tie-break, dove nessuno sembrava in grado di chiudere la faccenda. Quando Federer ha vinto il parziale e ha messo in mostra il ditino sadico, si è capito che a quel punto era finita per Cilic. Anche perché lo svizzero serviva per primo nel quinto.
Il break decisivo arriva all’ottavo gioco, l’ultimo è solo la conferma di una rimonta straordinaria per chi arrivava da infortuni, operazioni, poche partite e forma chiaramente scarsa. Vendetta dunque nei confronti di Marin Cilic, per quella semifinale a New York nel 2014.
Le semifinali a Wimbledon sono invece 11 ora per Federer, che affronterà Milos Raonic venerdì per una replica della semifinale del 2014, nel quale lo svizzero vinse facilmente. Era un altro Federer, un altro Raonic. Però a modo suo oggi Roger ha scritto un’altra pagina importante in una stagione a dir poco sfortunata.
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