Stats Wimbledon / Djokovic si ferma a 30 successi consecutivi: Budge sempre leader a 37, Laver a 31

TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

La sconfitta precoce dei vincitori del Roland Garros, Novak Djokovic e Garbine Muguruza, ha aperto spazi a possibili sorprese nelle rispettive parti di tabellone a Wimbledon.

Sopratutto la sconfitta del serbo al 3° turno ha dell’incredibile: non usciva in uno Slam prima degli ottavi dall’edizione 2009 del Roland Garros per mano del tedesco Kohlschreiber.

Tra le prime 16 teste di serie del tabellone maschile, oltre a Djokovic, sono usciti anzitempo Stan Wawrinka (n.4) e Dominic Thiem (n.8). Lo svizzero è inciampato contro un Del Potro a cui mancava il successo contro un top-10 da Shanghai 2013 quando superò Rafael Nadal in semifinale. L’argentino ha dovuto poi lasciare strada a Lucas Pouille il quale, a 22 anni, alla 10° apparizione in uno Slam raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale.

Negli ottavi assisteremo a due derby:

  1. Richard Gasquet (n.7) contro Jo Wilfried Tsonga (n.12). Il semifinalista del 2012 è uscito vincitore da una maratona durata 4 ore e 29 minuti con l’americano John Isner conclusasi al 36° game del set decisivo (19-17) e dopo aver annullato un match point sul 15-16.

  2. Tomas Berdych (n.10) contro Jiri Vesely.

Sono ben 4 i francesi approdati agli ottavi di finale, un record che a Wimbledon non ha precedenti nell’Era Open mentre c’è n’è uno del 1929. Oltre ai già citati Gasquet, Tsonga e Pouille, c’è anche Mahut, erbivero doc (4 successi in carriera tutti su questa superficie) che raggiunge per la prima volta a 34 anni il 4° turno di uno Slam: mai un giocatore aveva tagliato questo traguardo a quell’età.

Altri numeri del torneo maschile:

4 – i tennisti a non aver perso ancora un set: Murray, Federer, Raonic e Vesely

30 – i match vinti consecutivamente da Djokovic negli Slam a partire dall’edizione 2015 di Wimbledon. A capo di questa speciale classifica c’è Don Budge che tra il 1937 e il 1938 vinse di seguito 37 partite che gli consentirono di conquistare ben 6 Slam consecutivi, al secondo posto Rod Laver con 31 successi a cavallo tra l’Australian Open 1962 e il Roland Garros 1969.

47 (su 47) – i turni di servizio vinti da Raonic

49 – gli over 30 presenti nel main draw del singolare maschile. Il record è di 51, al Roland Garros di quest’anno.

82 – i match vinti finora da Federer a Wimbledon. Giungendo in finale salirebbe a 85, strappando l’attuale record di 84 detenuto da Connors.

772 – il ranking dell’inglese Willis entrato nel main draw dopo aver superato prequalificazioni e qualificazioni ed approdato al 2° turno dopo aver superato Berankis, n.54 del mondo.

Torneo degli italiani

Rispetto a Parigi, dove con 11 tennisti ai nastri di partenza (6 uomini e 5 donne) avevamo vinto soltanto 3 partite in campo femminile, con una desolante percentuale complessiva del 21,4%, sull’erba londinese il bilancio complessivo è stato di 6 match vinti con 8 tennisti in campo con una percentuale del 42,8%, migliore di quella ottenuta lo scorso anno (35,29%) e migliore anche di quella registrata agli Australian Open di quest’anno (38,46%):

I risultati complessivi ottenuti quest’anno nei tornei Slam fin qui disputati, a confronto con quelli dello scorso anno, sono in calo: sono diminuite le presenze azzurre in tabellone (da 33 a 27 tra M e F) ma soprattutto sono diminuiti i match vinti (da 30 a 14) con la percentuale complessiva scesa dal 47,62 al 34,15%.

 

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