Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
03 Lug 2016 22:48 - Wimbledon
Stats Wimbledon / Djokovic si ferma a 30 successi consecutivi: Budge sempre leader a 37, Laver a 31
di Giancarlo Di Leva
TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
La sconfitta precoce dei vincitori del Roland Garros, Novak Djokovic e Garbine Muguruza, ha aperto spazi a possibili sorprese nelle rispettive parti di tabellone a Wimbledon.
Sopratutto la sconfitta del serbo al 3° turno ha dell’incredibile: non usciva in uno Slam prima degli ottavi dall’edizione 2009 del Roland Garros per mano del tedesco Kohlschreiber.
Tra le prime 16 teste di serie del tabellone maschile, oltre a Djokovic, sono usciti anzitempo Stan Wawrinka (n.4) e Dominic Thiem (n.8). Lo svizzero è inciampato contro un Del Potro a cui mancava il successo contro un top-10 da Shanghai 2013 quando superò Rafael Nadal in semifinale. L’argentino ha dovuto poi lasciare strada a Lucas Pouille il quale, a 22 anni, alla 10° apparizione in uno Slam raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale.
Negli ottavi assisteremo a due derby:
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Richard Gasquet (n.7) contro Jo Wilfried Tsonga (n.12). Il semifinalista del 2012 è uscito vincitore da una maratona durata 4 ore e 29 minuti con l’americano John Isner conclusasi al 36° game del set decisivo (19-17) e dopo aver annullato un match point sul 15-16.
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Tomas Berdych (n.10) contro Jiri Vesely.
Sono ben 4 i francesi approdati agli ottavi di finale, un record che a Wimbledon non ha precedenti nell’Era Open mentre c’è n’è uno del 1929. Oltre ai già citati Gasquet, Tsonga e Pouille, c’è anche Mahut, erbivero doc (4 successi in carriera tutti su questa superficie) che raggiunge per la prima volta a 34 anni il 4° turno di uno Slam: mai un giocatore aveva tagliato questo traguardo a quell’età.
Altri numeri del torneo maschile:
4 – i tennisti a non aver perso ancora un set: Murray, Federer, Raonic e Vesely
30 – i match vinti consecutivamente da Djokovic negli Slam a partire dall’edizione 2015 di Wimbledon. A capo di questa speciale classifica c’è Don Budge che tra il 1937 e il 1938 vinse di seguito 37 partite che gli consentirono di conquistare ben 6 Slam consecutivi, al secondo posto Rod Laver con 31 successi a cavallo tra l’Australian Open 1962 e il Roland Garros 1969.
47 (su 47) – i turni di servizio vinti da Raonic
49 – gli over 30 presenti nel main draw del singolare maschile. Il record è di 51, al Roland Garros di quest’anno.
82 – i match vinti finora da Federer a Wimbledon. Giungendo in finale salirebbe a 85, strappando l’attuale record di 84 detenuto da Connors.
772 – il ranking dell’inglese Willis entrato nel main draw dopo aver superato prequalificazioni e qualificazioni ed approdato al 2° turno dopo aver superato Berankis, n.54 del mondo.
Torneo degli italiani
Rispetto a Parigi, dove con 11 tennisti ai nastri di partenza (6 uomini e 5 donne) avevamo vinto soltanto 3 partite in campo femminile, con una desolante percentuale complessiva del 21,4%, sull’erba londinese il bilancio complessivo è stato di 6 match vinti con 8 tennisti in campo con una percentuale del 42,8%, migliore di quella ottenuta lo scorso anno (35,29%) e migliore anche di quella registrata agli Australian Open di quest’anno (38,46%):
I risultati complessivi ottenuti quest’anno nei tornei Slam fin qui disputati, a confronto con quelli dello scorso anno, sono in calo: sono diminuite le presenze azzurre in tabellone (da 33 a 27 tra M e F) ma soprattutto sono diminuiti i match vinti (da 30 a 14) con la percentuale complessiva scesa dal 47,62 al 34,15%.