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TENNIS – WIMBLEDON- Di ROSSANA CAPOBIANCO – Camila Giorgi parte un po’ incerta ma non rinuncia mai a tirare come e più forte della sua avversaria, una Garbine Muguruza che ha dovuto faticare molto per battere l’azzura. Finisce 62 57 64 per la Muguruza . Italia-Spagna si è giocata anche a Wimbledon.
Accanto al papà in tribuna c’è anche il fidanzato, Giacomo Miccini. Tutti molto compatti, uniti nell’incoraggiare Camila. Forse un po’ tesa, specie al servizio, all’inizio. Ferma sulle gambe e anche se è impossibile leggerlo nel suo impassibile volto, sicuramente emozionata per un Campo Centrale pieno e quasi immacolato.
Dall’altro lato una fresca vincitrice di Slam: non è andata bene nel sorteggio gli ultimi due anni ai Championships a Camila; lo scorso anno perse contro la Wozniacki sul Campo 1, adesso deve affrontare la numero due del seeding, neo vincitrice del Roland Garros. Poco solida, cede il primo set vincendo due soli giochi ma il risultato è abbastanza bugiardo. Se ne accorge subito la Muguruza che inizia a faticare sui propri turni di battuta.
Nel frattempo, sulle tribune del Centre Court cresce l’attesa per l’altra Italia-Spagna, quella che si gioca al Saint Denis. Chi controlla il Livescore, chi cerca di guardare lo streaming, mentre Camila ha un set point sul 5-4 che spreca. Ce ne sarà un altro, nel quale reggerà il ritmo e costringerà la Muguruza all’errore. Il pubblico apprezza, per una volta la Giorgi è stata saggia. Il suo angolo è in piedi che incita, in barba all’aplomb inglese tanto in voga dentro questi cancelli.
L’equilibrio regge anche nel set decisivo ma ancora una volta è il servizio a tradire l’azzurra, nel momento di tensione ad inizio set. Garbine capisce, affonda, inizia a farsi sentire e ad aumentare intensità e profondità. Proprio quello che manca a Camila, autrice però di una bella partita nel più grande palcoscenico tennistico mondiale.
Questo Italia-Spagna l’abbiamo perso ma non abbiamo sfigurato.
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