Murray duro su Sharapova: «Se ha sbagliato deve pagare. Non capisco perché Head le rinnovi il contratto»

TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani

C’è un torneo da giocare, uno dei più ambiti ed importanti dell’intera stagione, ma tutti quanti sono ancora con la testa a quei cinque minuti che hanno cambiato la carriera di Maria Sharapova.

Andy Murray, nella conferenza stampa di presentazione, non ha risparmiato critiche: «Sono rimasto sorpreso, è una situazione veramente complicata. Lei però ha sbagliato se ha usato quel farmaco nella maniera sbagliata, o comunque non per quello per cui è stato creato». Lo scozzese, dunque, non accetta che il meldonium fosse utilizzato per scopi diversi dal curare possibili malattie e si pone contro l’ex n.1 del mondo nel caso questa si sia servita del farmaco per trarre dei vantaggi nelle prestazioni sportive: «Non sono io a prendere decisioni – ha poi continuato Murray – ma in caso deve essere sospesa».

Ha sempre avuto ‘a cuore’ l’argomento doping. Lui ed altri giocatori, tra cui Roger Federer, hanno spesso lamentato la scarsa frequenza dei controlli antidoping: «Se ho mai pensato di giocare contro qualcuno dopato? Non l’ho mai pensato, spero proprio di no. Ora comunque al situazione è un po’ migliorata: dall’inizio dell’anno mi hanno già controllato due volte, la prima dopo l’Australian Open e la seconda prima della Coppa Davis. Tutto ciò però non basta, non basta quello che sta facendo l’ITF e non basta quello che si sta facendo negli altri sport. Si deve pensare che c’è sempre spazio per far di più, nel bene dello sport». C’è stato poi un nuovo commento in riferimento a tutti i nomi di atleti associati negli ultimi tempi al farmaco di cui è stata vittima Sharapova: «E’ davvero strano che così tanti atleti, di colpo, si siano scoperti “dipendenti” da questo farmaco. Tutti per curare problemi di cuore».

Maria faceva riferimento ad una mail non letta, «io dico che sia un dovere nostro rimanere aggiornati. Se non si legge le mail bisogna comunque chiedere al proprio staff, fare affidamento sui medici». Infine, un commento piuttosto critico sulla scelta di Head, il marchio austriaco che fornisce racchette a lui ad alla stessa Sharapova e che ha deciso in questi giorni di rinnovare il contratto a quest utlima: «Volete la verità? Non l’ho capita, mi ha lasciato piuttosto perplesso».

Serena Williams, anche lei interpellata sulla conferenza stampa della rivale Sharapova, non ha voluto esporsi direttamente. «Scusate, non ho idea» o «Non penso di poter rispondere» e si è capito che oggi non si sarebbe esposta come fece a New York quando tese una mano verso di lei. Si è espressa solo quando le domande viaggiavano più sul generico o riguardavano la sua situazione: «Ho abbastanza paura delle conseguenze che potrebbero esserci nel caso di un errore simile, per questo controllo più e più volte la lista, magari consultando il mio team».

La statunitense si è concentrata di più sul rientro della sorella Venus: «Per noi è davvero bello essere qui ora. Parlai tanto con lei anche lo scorso anno, mi spinse a venire a giocare qui e forse senza i suoi consigli non sarebbe ricominciato tutto. Ho ancora in mente quanto nei primissimi anni della nostra carriera qui giocammo entrambe le qualificazioni…».

 

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