Allie Kiick verso la fine del calvario: trovato un donatore

TENNIS – Di Diego Barbiani

Un messaggio scritto sui social network ha riacceso in Allie Kiick la speranza di poter tornare a giocare a tennis dopo un calvario cominciato a Wimbledon 2014.

“Dopo tre mesi e mezzo ho ricevuto la telefonata tanto attesa: all’ospedale è stato trovato un donatore disponibile!” scrive sui social network la giocatrice statunitense classe 1995, figlia di Mary Johnson, ex giocatrice di softball e Jim Kiick, protagonista nel 1972 dell’incredibile cavalcata dei Miami Dolphins, squadra di football americano rimasta imbattuta durante la tutta la stagione regolare e playoff, conquistando il Superbowl n.7 con il record (tutt’ora mai eguagliato) di 17 vittorie su 17 partite.

Allie prova un profondo affetto verso la sua famiglia, lo ha sempre ammesso nelle varie interviste concesse, ed è una sofferenza per lei vedere il proprio padre affetto da demenza per le tante botte ricevute negli scontri quando giocava. Spesso su Twitter scrive messaggi per lui, che a causa di questa malattia si dimentica spesso le cose, va in confusione e forse non percepisce a pieno l’affetto che Allie cerca di trasmettergli

Si parlò tanto di lei durante lo scorso agosto quando annunciò di aver contratto il cancro nella sua forma, per così dire, più leggera: il melanoma. Quel problema, per fortuna, è stato superato, ma è solo uno dei tanti ostacoli che la vita negli ultimi due anni le ha voluto mettere davanti.

Nella prima parte del 2014 aveva raggiunto il best ranking al n.136 WTA (tutt’ora rimasto tale), ma a Wimbledon scoprì per la prima volta di avere un problema al ginocchio sinistro: «Persi tanta massa muscolare, ma nel frattempo ho continuato comunque a giocare contro i pareri dei medici. Sbagliai io, avevo una contusione ossea che col tempo è peggiorata. Agli US Open dovetti ritirarmi dopo tre game perché non ce la facevo più. E’ stata una decisione folle». Ricevette una wild-card ad Indian Wells per le qualificazioni, ed in contemporanea scoprì di aver contratto la mononucleosi poco tempo dopo essersi ripresa da un’infezione alle vie urinarie ed una al setto nasale.

Fu questo il primo calvario. In quel periodo lontano dal campo da tennis si allontanava e prendeva confidenza con tutta una serie di cartelle cliniche, visite mediche, scopriva situazioni nuove in un momento dove piano piano stava sportivamente crescendo e vedeva ormai vicino la soglia della top-100. Ma il peggio doveva ancora arrivare.

Kiick, nel frattempo, aveva ripreso a giocare con frequenza, riuscendo a portare a casa il titolo nell’ITF 50.000 di Charlotsville: «Giuro, non me l’aspettavo – disse – era un periodo dove non avevo ancora fiducia nel mio gioco». Dopo tre sconfitte al primo turno negli ultimi tre tornei, però, scoprì a metà luglio di avere un infortunio al ginocchio destro, lo stesso genere di problema accusato un anno prima a quello sinistro.

Gli esami a cui si è sottoposta ad inizio novembre diedero i risultati peggiori: i problemi accusati sono dovuti ad una malattia congenita. La cartilagine era ormai andata. Lei, senza saperlo, ha giocato con una rottura di 15 millimetri del tessuto cartilagineo.

Fu operata nel tentativo di evitare il trapianto di una placca da un donatore sano, che le sarebbe costato almeno un anno di stop dal momento dell’intervento e, come lei stessa sottolinea, fare attività sportiva con una placca non è una cosa positiva.

A metà dicembre, purtroppo, la notizia che non si poteva più andare oltre. La sequenza di messaggi riportati sul suo profilo Twitter (da leggere dal basso verso l’alto), dal momento in cui si dice ansiosa del consulto medico a quella in cui realizza che dovrà andare incontro ad un doppio intervento chirurgico ed al successivo stop di un anno, è tremenda.

In questi sei mesi, come detto, Allie ha pure contratto il cancro alla pelle.

Per sua fortuna, fu scoperto con grande anticipo e dopo un mese dall’annuncio poté dire di essere guarita completamente.

A fine novembre le fu inoltre diagnosticato un problema alla mascella: era troppo avanti rispetto al resto del volto ed oltre a problemi nella masticazione col tempo rischiava pure conseguenze alla schiena. Fu necessario un altro intervento chirurgico per romperle la mascella in due punti e portarla indietro. Una settimana dopo, era costretta a nutrirsi così

In tutto questo, qualcuno le ha anche rivolto pesanti offese su Facebook augurandole di morire di cancro assieme a tutta la famiglia (in questo messaggio la seconda parte, scrive, è stata censurata perché era ancora più pesante)

Ora la notizia che finalmente il donatore è stato trovato ed a breve si può procedere con un nuovo intervento chirurgico per sanare il ginocchio sinistro, poi sarà la volta di quello destro, poi comincerà l’anno di stop previsto dai medici. Lei in questo periodo, come ci ha raccontato tramite una conversazione su Faceb
ook, sta cercando di vivere una vita il più normale possibile, dividendosi tra scuola e qualche lavoretto che il suo stato di salute le consente di fare. La speranza è che questo tremendo percorso possa davvero essere giunto all’ultimo ostacolo. 

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