Federer, Djokovic e la sfida da 100 milioni

TENNIS – Di STEFANO SEMERARO. Novak Djokovic è il segugio, Roger Federer la volpe. Il numero 1 di oggi e quello di sempre sono in gara da anni, si sono sfidati e sorpassati in campo e nel ranking mondiale – il Genio a 34 anni suonati inizia il 2016 da numero 3 del mondo –, con Djokovic che prima della fine della carriera punta a sorpassare il rivale anche nel numero di Slam vinti: al momento il conto dice 17 a 10 per Roger, ma Nole solo nel 2015 ne ha vinti 3 mentre Roger è a secco dal 2012.

In questo inizio di 2016 si battono però anche per un primato meno nobile ma molto goloso. Tutti e due, infatti, a scanso di flop o infortuni catastrofici supereranno la barriera dei 100 milioni di dollari guadagnati in carriera in soli montepremi che finora nessun tennista è mai riuscito a raggiungere. Resta da capire chi ci riuscirà per primo. Federer è in testa con 97,3 milioni, il Joker, di sei anni più giovane, lo incalza a 94 e qualche spicciolo. Lo svizzero nel 2015 ha messo nel suo già fornitissimo caveau 8,6 milioni di dollari di montepremi, il serbo ben 21,5. Per evitare di piantarsi alla Bitossi a un pugno di dollari dal traguardo a Federer basterebbe, si fa per dire, mettere le mani sull’agognato 18esimo Slam agli Australian Open che partono fra due settimane e mettono in palio per il vincitore ben 3,75 milioni di dollari (americani). Di mezzo però ci sono quindici giorni di match sotto il torrido sole australiano e lo stesso Djokovic, che del torneo è il defending champion.

In realtà, come qualcuno si è preso la briga di fare, calcolando l’inflazione e la conseguente rivalutazione dei premi, Federer, che ha iniziato a fare cassa nel ’97, il traguardo lo avrebbe già sorpassato, attestandosi a 108,6 milioni, contro i 98 di Djokovic (e gli 81,2 di Nadal, buon terzo anche senza ricalcolo a quota 75). Tralasciando gli algoritmi da mercato valutario resta comunque impressionante il ritmo di guadagni dei due Paperoni della racchetta. A meno di escludere dalla classifica la boxe, con Floyd Mayweather capace di intascare fino a 120 milioni per una sola “borsa” (quella contro Manny Pacquiao), e il golf, con l’imprendibile Tiger Woods arrivato a 156,2 milioni in soli montepremi (se aggiungiamo i contratti pubblicitari si sfora di parecchio il miliardo…) i due sono le due più impressionanti macchine da soldi dello sport mondiale, a cui probabilmente guardano con grande invidia anche campionissimi del passato come l’immenso Rod Laver (1,5 milioni di dollari fra anni ’60 e ’70) John McEnroe (12,5) o Pete Sampras (43) o colleghe contemporanee – vedi Serena Williams che ristagna, beata lei, a quota 75.

Se ai premi si sommano i contratti pubblicitari Federer, nonostante l’età e i risultati in declino resta di gran lunga in vantaggio: la stima di Forbes per il 2015 parla di 58 milioni ricavati da quella voce, una cifra che lo piazza al quinto posto in assoluto fra gli sportivi con il maggior valore assoluto dietro i già citati Mayweather (300 milioni, dei quali 285 in premi) e Pacquiao (160, di cui 148 in premi), Cristiano Ronaldo (79,6) e Messi (73,8), mentre Djokovic è fermo a 31. Purtroppo per Nole resta una ulteriore classifica in cui raggiungere Roger è impossibile: quella della popolarità e dell’affetto dei fan. Ma lì davvero il Genio non ha rivali.  

 

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