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TENNIS – Dal nostro inviato a Flushing Meadows Andrea Scodeggio. Camila Giorgi si sbarazza, senza tanti problemi, della svedese Joanna Larsson e raggiunge il secondo turno degli Us Open, vincendo con un doppio 6-3, 6-3 in un’ora ed undici minuti.
Oggi era il giorno di Camila Giorgi, l’italiana oramai più attesa. Lo impone l’età, classe 1991, lo impone il pensiero che prima o poi dovrà esplodere e dare continuità al suo tennis esplosivo, ma anche poco ragionato. Le altre hanno già espresso i migliori anni della loro carriera, perciò tocca a lei a tenere alto il livello del tennis nostrano.
Resta sempre il problema della ragione che proprio le sfugge e non l’aiuta a comprendere la differenza fra un 15 e l’altro, fondamentale per una tattica vincente. Da una giocatrice che ha nel suo palmares alcuni scalpi eccellenti come Sharapova e Azarenka, e quest’anno vincitrice del suo primo WTA, risulta incredibile che negli slam non abbia mai brillato.
Due ottavi, Wimbledon 2012 quando si fece conoscere al mondo e Us Open 2013, poi più nulla di rilevante. L’avversaria di oggi, la svedese Johann Larsson, è uno di quegli incontri da non sottovalutare anche perché l’ultimo precedente non è favorevole all’italiana, sconfitta ai quarti di finale a Sydney con un netto 6-2 6-3. Inoltre aveva già sgambettato la Pennetta al primo turno del Roland Garros dello scorso anno, perciò le pressioni c’erano ma Camila ha saputo superarle brillantemente.
Nel primo set è volata subito sul 3-0 sì è fatta recuperare sul 4-3, ma ha poi infilato tre game consecutivi ed ha chiuso 6-3. Nel secondo ha continuato ad imporre un ritmo al di sopra della sua avversaria, quel ritmo che tutte le chiedono con più costanza e che sappia usarlo nei momenti che contano. Non ha ceduto ai vecchi errori ed ha condotto la partita con autorità, chiudendo 6-3 anche il secondo parziale.
Il tabellone può regalarle un emozionante incontro con la Halep agli ottavi, sempre se sarà in grado di raggiungere tale traguardo. Il suo tennis non è inferiore a nessuno.