Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
02 Lug 2015 18:46 - Wimbledon
Wimbledon: per Nadal l'erba è kryptonite, Dustin Brown firma il suo capolavoro
di Rossana Capobianco
TENNIS – WIMBLEDON – E’ una vittoria incredibile e bellissima quella di Dustin Brown contro Nadal che, come nel 2012, dopo aver battuto Bellucci, perde al turno successivo, stavolta in quattro set: 75 36 64 64. Ancora male Rafa a Wimbledon, messo in crisi da un gioco troppo imprevedibile del suo avversario. E’ il quarto giocatore fuori dai 100 che batte Nadal a Wimbledon per la quarta volta di fila. All’interno le parole amare di Nadal in conferenza stampa.
La sensazione che si è avuta ad un certo punto del match è quella della volontà di Nadal di andare dall’altra parte del campo a spaccare la racchetta tra i capelli rasta di Dustin Brown, dopo l’ennesima palla corta-pallonetto.
Uno schema e un’immagine che raccontano bene una partita che si aspettava difficile, ma che non prevedeva esattamente queste connotazioni tecniche e di punteggio.
Dustin Brown che alza le braccia al cielo quando arriva a match point sembra però quel tifoso che esulta per la sua squadra in vantaggio 1-0 a due minuti dalla fine: troppo presto, il più delle volte ti porti sfiga da solo. E così sembra, dopo quella palla lasciata che termina in campo dopo un passante di Nadal: Brown era sulla palla ma la lascia andare. Spera, più di agire.
Il game dopo però chiude la pratica e l’avventura di Nadal a Wimbledon: una prestazione, quella di Brown, fatta di variazioni a non finire, di stazionamenti dentro il campo, di palle corte, serve and volley, risposte fulminanti. Rafa non è riuscito mai a sentire la palla, mai a capire cosa davvero avrebbe fatto l’avversario e di conseguenza i suoi errori sono stati tanti, messo fuori palla a più non posso. Nei momenti decisivi, poi, si è visto il Nadal 2015, quello che realizza due doppi falli di fila, che manca dritti facili che un tempo erano dentro senza pietà e senza dubbio alcuno.
Ed è scuro Rafa in conferenza stampa, più triste di quello degli ultimi due anni qui a Wimbledon dopo la sconfitta: “Gli ultimi due anni sono stato bene, a differenza del 2012 e del 2013, mi sono preparato al meglio, non è bastato. Sento che l’erba non è più mia amica come prima, devo accettare queste sconfitte e andare avanti: non so se tornerò ad essere al livello del 2008, 2010 o i miei anni migliori”.
Mentre Dustin Brown espone il grosso tatuaggio di Bob Marley al pubblico e al mondo, nel giorno della sua vittoria più importante e prestigiosa, Rafa pensa già a come svuotare casa in prossimità di Maiorca; finalmente si torna a casa, che l’erba non è più casa, che Wimbledon non lo sento più tanto vicino e quest’anno deve cambiare.