Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – WIMBLEDON – DI ANDREA SCODEGGIO – Tutto facile per Andy Murray, che ha liquidato Robin Haase con un rapido 61 61 64, qualificandosi per il terzo turno dei Championships.
Uragano Murray. Non era un pronostico impossibile la vittoria nel secondo turno di Wimbledon dell’idolo di casa Andy Murray sull’olandese Robin Haase, ma è stata sorprendente nel modo in cui è arrivata. Il punteggio parla da solo: 6-1, 6-1, 6-4 in un’ora e mezza di partita. Al terzo turno sfiderà uno fra l’italiano Seppi o la giovane promessa Coric.
Ancora privo del centrale, Andy marcia con passo veloce e deciso, a dimostrazione che lo scozzese è sempre più in forma e che è intenzionato più che mai a mettere le mani sulla sua seconda coppa inglese. Di fronte c’era l’olandese Haase che bene aveva fatto nell’ultimo torneo ad Hertogenbosch, sull’erba di casa Olanda, raggiungendo le semifinali, ma contro Andy è risultato essere troppo inferiore per reggerne il confronto. Ci si aspettava un banco di prova impegnativo, si è rivelato quasi un semplice allenamento.
L a cronaca è riassumibile in due parole: imbarazzante superiorità.
Fin dal primo set si comprende come sia destinato ad essere breve: Murray si limita ad accelerare nei momenti che servono, il resto lo fa l’olandese con improbabili soluzioni aggressive e che per lo più si tramutano in errori e punti regalati. Un parziale di quattordici punti di fila ed un 6-1 in ventisei minuti che non ammette repliche.
Secondo set sulla stessa falsa riga del primo, ma con qualche differenza. Haase, finalmente, prende più confidenza ed entra in partita, complice però la distrazione di Murray. Per lo scozzese sembrava tutto più facile ed è stato inevitabile un leggero calo e concedere una palla break nel terzo gioco. Rientrato nei ranghi, annulla il pericolo e schianta ancora l’avversario con un altro degradante 6-1.
L’ultimo parziale ci regala almeno qualche scambio in più e finalmente un po’ di vero tennis. Murray è costretto ad impegnarsi maggiormente e ne viene fuori alla grande, mostrandosi veramente in gran forma dal punto di vista tecnico ed atletico. Strappa il servizio nel settimo gioco e chiude alla grande con un 6-4 finale al secondo match point.
Qualcuno lo dà come possibile outsider per la vittoria finale, dopo questa prova c’è la sensazione che lo scozzese possa essere qualcosa di più.