Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
29 Giu 2015 13:17 - Wimbledon
Wimbledon, disfatta per la Pennetta: perde in tre set dalla Diyas.
di Gianluca Atlante
TENNIS – WIMBLEDON – Di GIANLUCA ATLANTE – Flavia Pennetta cede alla Diyas in tre set ( 36 62 46 ) e saluta Wimbledon al primo giorno: poco propositiva la brindisina che ha provato la rimonta ma non è mai stata avanti nel punteggio: è il suo ultimo Wimbledon?
Londra – Gli anni passano per tutti, anche per chi ha fatto dello sport e, nel caso specifico, del tennis, una ragione di vita. Detto in parola povere, anche se raschi nel barile, la voglia di lottare si affievolisce gradatamente. Ci credi, vai in campo perchè lo vuoi, vai sotto di un set e provi a recuperare, perchè Wimbledon non è un torneo qualsiasi, a maggior ragione il lunedì della prima settimana, quando l’erba vergine del campo che ti hanno assegnato, ti fa venire voglia, anche se magari non ce l’hai.
E, allora, quel set iniziale, dove la differenza arriva nell’ottavo gioco e dove i primi due setpoint annullati, possono indurti a crederci ancora di più, diventa di colpo una tappa pirenaica del Tour de France. Flavia Pennetta, però, ieri all’ora del lunch, c’ha creduto. Ha inforcato la biciclettina di Fausto Coppi e si è messa a pedalare di gran lena. E’ andata sotto di un set contro una cliente pericolosa come la kazaka, Zarina Dyias, ma ha avuto la voglia ed il coraggio di restare in scia alla sua avversaria. E così, dopo un 6/3 iniziale maturato in 34′, la brindisina, promessa sposa Fognini, ha cominciato ad addomesticare il tennis della sua collega, capace di giocare sull’erba, come su altre superfici (l’ottavo di finale raggiunto lo scorso anno è un qualcosa che fa testo, eccome…).
Al quarto gioco è arrivato il break e dal successivo 4-1 al 6/2 è stato un gioco da ragazzi, sul campo numero 10 dell’All England Club per la tennista azzurra. A quel punto, spinta anche da quella reazione che in molti aspettavano e che, puntuale, è arrivata, si pensava ad un qualcosa di diverso, ad una discesa stile Nibali al recente campionato italiano vinto dall’eroe di Parigi. Ed, invece, la Pennetta ha perso il primo gioco ed in serie il secondo, il terzo ed il quarto. Poi ha reagito, un colpo di coda, il sussulto di chi non vuole starci. E dal 4-0 maturato in un amen dalla Dyias, si è passati, nello spazio breve di un colpo di tosse, al 4-3.
A questo punto, però, la Dyias non ha tremato e nonostante i due matchpoint annullati da Flavia nel decimo gioco (da 40-15 a 40-40), ha chiuso al terzo dopo un’ora e quarantasei minuti: 6/3 2/6 6/4 lo score finale. Per la Pennetta è la quarta volta che subisce una sconfitta al primo turno a Wimbledon. Era già accaduto nel 2004 (la russa Petrova), 2007 (la francese Bartoli), nel 2012 (Camila Giorgi).
Flavia è piuttosto delusa da se stessa ma sa di avere dato tutto quello che aveva oggi. “Più forte di come ho tirato non potevo, ci sono giorni in cui la palla non ti scorre allo stesso modo. Poco aggressiva? Non credo, lei giocava davvero molto profondo, avrei dovuto giocare con più attenzione all’inizio del terzo set”.
Stuzzicata sul futuro, parla solo di quello immediato: “Andrò negli USA a Toronto, Cincinnati, New Haven e US Open, poi si vedrà”.