Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – DA WIMBLEDON, RICCARDO NUZIALE – Andreas Seppi è quello di Halle e supera con un agevole 63 62 62 l’ex australiano Klein, mentre il lucky loser Vanni diventa unlucky: complice un problema fisico, cede 67 62 64 63 a James Ward.
Due cognomi che sembrano – e uno effettivamente lo è – passati remoti, due protagonisti che, nonostante un’età non più verdissima, guardano sempre dannatamente avanti. Anzi: vivono sempre rinascite.
Se così Andreas Seppi, dopo il problema all’anca che gli aveva annebbiato un 2015 iniziato con altare, scettro e corona, ha ripreso il cammino con un passo probabilmente inaspettato, giocando alla pari la finale di Halle contro Roger Federer, Luca Vanni non cessa di esplorare la sua nuova vita di protagonista del cosiddetto “tennis che conta” (se mai quest’espressione significa qualcosa).
Un film in parallelo, quello diviso oggi dai due azzurri, che si sono trovati compagni di squadra nella doppia sfida di giornata contro la Gran Bretagna. Troppo in fiducia Seppi per poter essere impensierito dall’ex australiano (e campione junior degli Australian Open) Brydan Klein, giocatore che passò alle cronache nel 2009 per una sospensione di sei mesi indetta dall’ATP a causa di un caso di razzismo. All’esordio nel main draw di Wimbledon, il britannico non ha saputo tenere la qualità del gioco da fondo di Seppi, che in conferenza stampa ha parlato del caldo, il protagonista di questi primi giorni di Championships: “C’è stato caldo anche altri anni, ma sicuramente questo non è il clima abituale, anche se non c’è l’umidità di posti come Miami. Forse preferisco così, il campo è più lento. Oggi è stato un incontro tranquillo, non ho concesso palle break e sono scappato quasi sempre presto nei parziali. Fisicamente sto bene, qualche dolorino c’è ma l’anca sta rispondendo bene, non mi posso lamentare”.
Al prossimo turno Borna Coric: “Non ci ho mai giocato, non lo conosco bene. Sicuramente non ha molta esperienza su questa superficie”. Un avversario da non sottovalutare ma che Andreas non può temere, sapendo che al terzo turno ad attenderlo vi sarebbe presumibilmente il padrone di casa, Andy Murray. E quest’anno Seppi un terzo turno Slam col ghigno di vittoria clamorosa se lo è già gustato…
Nella sconfitta subita da un veterano del torneo e della superficie, James Ward, che in realtà ha oggi raggiunto solo la seconda vittoria in carriera qui a Wimbledon, Luca Vanni – che ha giocato quest’anno la sua prima partita su erba in carriera, al Challenger di Surbiton – ha palesato del rammarico, pur dando i meriti al suo avversario: “Sono dispiaciuto per un dolore al gluteo che mi ha impedito di servire come posso fare, mi ha impedito di muovermi. Ho avuto le mie chance di rientrare, sia nel terzo che nel quarto set, ma lui ha servito bene e a volte ci sono state anche delle discussioni arbitrali discutibili. Ora spero di continuare così, il mio obiettivo è entrare nella top 100, un obiettivo che sento nelle mie possibilità.”
Così come la prima partita vinta in uno Slam, che sembra legata unicamente a questioni di clessidra.