Australian Open / Djokovic: "Ho vinto ma non ho giocato come avrei voluto". Wawrinka. "Ho sbagliato troppi rovesci"

TENNIS – MELBOURNE. Ogni giorno verranno raccolte qui le dichiarazioni più importanti, curiose e particolari dei vari protagonisti da Melbourne.

Day 12

Novak Djokovic è soddisfatto di aver raggiunto la sua quinta finale all’Australian Open ma non molto del gioco espresso nella semifinale vinta contro Wawrinka: “Sinceramente non credo di aver giocato come avrei voluto. In alcune parti del match sono stato troppo difensivo e Stan ha potuto dettare il gioco in quei momenti. La partita non è stata bella come le altre da noi giocate qui in Australia. Penso che la chiave della vittoria sia stato l’aver annullato i break point nel quinto set. Credo che quello abbia deciso alla fine la partita. Lui ha risposto bene e ho dovuto faticare anche quando ho messo la prima di servizio. Comunque sarò in forma per la finale. Riguardo a Murray, personalmente non sono sorpreso del suo risultato e del fatto che ritornerà ad essere uno dei primi quattro in classifica, ci conosciamo da quando avevamo 11 anni. La nostra è davvero una rivalità speciale, non c’è un favorito per domenica ma credo che aver vinto molte delle nostre ultime sfide possa darmi fiducia; vedremo”.

Stan Wawrinka è convinto anche lui che non sia stato il miglior match fra i due: “Partita strana, con tanti alti e bassi. Non è stata la sfida più spettacolare tra le nostre. Credo di aver pagato il fatto che fosse il mio primo match serale; il gioco è un po’ più lento, la palla rimbalza meno; ho dovuto adattarmi all’inizio del match; poi mentalmente non mi sentivo benissimo, l’ho detto anche al mio coach. Ho avuto una stagione lunga per via della Davis e non è facile riprendersi quando si ha poco tempo per allenarsi alla nuova stagione, anche se fisicamente mi sento a posto. Purtroppo ho sbagliato alcuni rovesci in momenti decisivi della partita; ma c’era molto vento e non era facile controllare i colpi, però Nole ha meritato di vincere il match. Comunque sono contento del mio livello, anche se devo già prepararmi per Rotterdam e non avrò molto tempo per riposarmi. In ogni caso l’importante è che io riesca a mantenere questo buon livello per tutto l’anno”.

Day 11

Andy Murray è raggiante per aver raggiunto la finale ma non ha lesinato parole polemiche nei confronti dei giornalisti, colpevoli a suo dire di aver voluto inventare tensioni per via del fatto che ora Berdych è allenato da Daniel Vallverdu, dopo che quest’ultimo aveva fatto parte del team dello scozzese fino alla fine dell’anno scorso: “Non c’era nessuna tensione. Siete voi che la create, siete voi che la volete – ha dichiarato il britannico rivolgendosi ai giornalisti – Nell’ultima conferenza stampa mi avete fatto più domande su Dani che sulla partita. Dunque siete voi che volevate la tensione”. Riguardo gli insulti che la fidanzata Kim ha lanciato contro Berdych: “Non ho visto, mi hanno solo riferito. Ci può stare, quando c’è tensione possono volare parole grosse: vale per Kim, come per Berdych o per chiunque altro. C’è stato un po’ di tensione solo alla fine del primo set. Berdych ha detto qualcosa e io ho chiesto al giudice di sedia, ma poi la cosa è finita lì. Riguardo al match ho giocato bene. Quando giochi a questi livelli devi essere in grado di saper cambiare strategia quando le cose non vanno bene: oggi ci sono riuscito e sono davvero orgoglioso di aver raggiunto la mia quarta finale qui in Australia”. Murray ha poi elogiato la sua allenatrice Amélie Mauresmo: “Sono grato ad Amélie di lavorare con me. E’ stata una decisione coraggiosa da parte sua. La gente ha criticato la mia scelta ma in queste settimane abbiamo dimostrato che anche una donna può essere un ottimo coach”.

Thomas Berdych non ha nascosto di essere amareggiato per la sconfitta: “Sono molto deluso. Il primo set è stato grandioso per me ma nel secondo ho giocato troppo male. Ho poi avuto le mie possibilità per rientrare in partita ma non sono riuscito a sfruttarle. Murray invece ha saputo approfittare delle chance avute; queste partite si giocano sui piccoli dettagli. La partita contro Nadal non mi aveva portato via energie e dunque non ci sono scuse. Ho comunque iniziato molto bene la stagione e devo essere capace di continuare in questo modo per il resto dell’anno”.


Serena Williams
non vede
l’ora di disputare la finale contro Maria Sharapova: “E’ fantastico che in una finale si trovino di fronte la numero uno e la numero due del mondo. Sinceramente all’inizio del torneo non mi aspettavo di arrivare in finale. Non sento la pressione dell’evento, perché ho cambiato atteggiamento dopo il Wimbledon dell’anno scorso: adesso penso che solo rilassandomi posso raggiungere grandi risultati. Comunque in finale dovrò essere al meglio, Maria farà di tutto per vincere e credo che l’inizio del match sarà fondamentale; non vedo l’ora di giocare”. La campionessa statunitense ha poi avuto parole di elogio per la giovane connazionale Madison Keys, appena battuta in semifinale: “Devo dire che Madison mi ha impressionato. Il futuro è tutto per lei. Ha le chance di diventare la numero uno e di vincere tanti tornei; penso sia un bene per il tennis americano. In ogni caso, io ancora non ho nessuna intenzione di andare in pensione”. 

Madison Keys, dal canto suo, è soddisfatta del suo Australian Open, nonostante la sconfitta contro la Williams: “Ho avuto un problema con gli adduttori ma non voglio cercare pretesti, perché Serena è stata comunque troppo forte e ha meritato di vincere. Sono felice del mio torneo, ho giocato e vinto grandi partite contro avversarie difficili. Spero comunque di fare ancora meglio in futuro”.

Maria Sharapova, che ha battuto in semifinale Ekaterina Makarova, è felice di aver raggiunto la finale in Australia, anche se non è proprio contenta di dover giocare contro Serena Williams: “In finale ci sono emozioni diverse, è ovvio, non saremmo umane se non fosse così. Poi contro Serena sarà durissima: soffro  molto la sua potenza e aggressività. Devo essere brava a non farmi intrappolare nei suoi schemi, cercando di imporre il mio gioco. Sarebbe bello se vincessi in meno di un anno l’Australian Open dopo aver vinto il Roland Garros. Oggi penso di aver disputato una grande partita: ho fatto tutto ciò che dovevo fare, giocando in maniera solida dall’inizio alla fine. Sono davvero orgogliosa di aver raggiunto la finale”.

 

DAY 10
Serena Williams:Ho decisamente una voce rauca. Spero che migliori. Sono stata male negli ultimi giorni, pare sia un virus che sta girando e abbia colpito diversi giocatori. Mi sa che l’ho preso.

“Madison sta giocando benissimo. E’ bello vedere un’altra afroamericana in semifinale e giocare così bene. Comunque vada, un’americana sarà in finale, è una grande notizia. Anche per me e Venus, perché finalmente ci sono altre giocatrici statunitensi che giocano bene con costanza, mostrando che vogliono essere le migliori del mondo.

“Non so se sia un sollievo non avere Venus in semi. Tifo sempre per lei ma allo stesso tempo è un giocatrice difficilissima da affrontare. Mi ha battuta l’ultima volta, quindi non so. E comunque non posso dire sia un sollievo perché Madison ha un grande servizio
e un gran dritto. E’ migliorata molto in fretta, quindi sarà un match tosto.

Madison Keys sul problema che l’ha costretta all’MTO: “Mi ha riportato a Wimbledon. Ho avuto dei problemi alla coscia, all’adduttore sinistro. Quindi è stato un momento di panico. Ma per fortuna sono stata in grado di prevenire prima che potesse diventare un danno reale. Per fortuna antidolorifici e l’adrenalina alla fine mi hanno aiutato a superarlo”.

“E’ un problema che sentivo dall’inizio, ma è qualcosa che rimane a posto con un po’ di trattamento. A Wimbledon ignorai i segnali e mi feci male davvero. Mi fa ancora male, dovrò sottopormi a dei trattamenti, sperando di stare il meglio possibile domani”.

DAY 9 
Rafael Nadal non cerca scuse per la pesante sconfitta appena subita contro Thomas Berdych, riconoscendo i meriti dell’avversario: “Oggi non era il mio giorno e il mio avversario ha giocato meglio di me: devo accettarlo. Non ho trovato il giusto ritmo, non sono riuscito a giocare con la giusta intensità nei primi due set e  gli ho permesso di colpire la palla in scioltezza. Nel terzo set le cose sono cambiate, ho iniziato a giocare come avrei voluto, ho avuto qualche chance sul 4-4 ma anche lì lui non mi ha dato possibilità, giocando comunque meglio di me. Thomas ha servito benissimo, ed è stato davvero bravo per tutto il match, aggredendo sempre. Non so se vincerà il torneo, ma ha le sue chance; ci sono ancora giocatori molto forti che possono farcela, Murray ad esempio sta giocando molto bene. In ogni caso Berdych ha le sue possibilità”.

Il campione spagnolo non ha cercato alibi riguardo alla difficoltà di ritornare a giocare dopo un grave infortunio: “Non è il momento per parlarne, anche perché ho dovuto parlarne molto nei giorni scorsi, no? Oggi mi sentivo bene ma come ho detto prima Berdych ha giocato meglio di me, capita. Prima del torneo non avevo sensazioni positive perché è sempre difficile giocare subito un torneo importante dopo essere stato infortunato. Tutto ciò è normale: sono tornato da poco e questi momenti fanno parte del processo. Continuerò a lavorare duramente sugli aspetti che devo rivedere. Sono comunque contento di aver raggiunto i quarti pur senza giocare al mio miglior livello di tennis. Devo prendere le cose positive e guardare avanti, la stagione è lunga”. Lo spagnolo alla fine ha voluto scherzare; a una domanda su come mai avesse giocato una partita “così-così” dopo aver disputato buoni match, ha risposto sorridendo: “Guarda, non ho giocato così-così. Ho giocato proprio male, puoi dirlo, tranquillo, non c’è problema”.

Thomas Berdych, ovviamente euforico per la vittoria contro Nadal, ha subito scherzato alla prima domanda in sala stampa: “Nessuno può battermi 18 volte di fila”, ha risposto il tennista ceco: “Ho iniziato davvero bene. Poi sono stato bravo a non deconcentrarmi dopo aver vinto facilmente i primi due set. Con un avversario come Nadal non puoi abbassare la guardia perché può sempre succedere qualsiasi cosa: infatti lui ha cambiato il suo gioco nel terzo parziale, ha smesso di stare troppo sulla difensiva e ha iniziato a giocare più aggressivo ma sono stato abile a chiudere il match nel terzo set. Con il mio coach Dani Valverdu abbiamo scelto una tattica e io sono stato in grado di eseguirla poi sul campo: sono davvero felice. Ci prepareremo per ogni singolo match. E’ il nostro lavoro. Non vi svelerò le tattiche o parlarvi del modo in cui ci alleniamo per i match…in fondo non è questo il segreto di ogni team? In ogni caso Dani ha cambiato molte cose ed ha contribuito in maniera decisamente positiva”.

Il giocatore non ha nascosto di provare una grande emozione: “Si, sto provando davvero una sensazione grandiosa, anche se quando mi sveglierò domani mattina dovrò ritornare a concentrami perché il torneo non è finito”. Proprio alla domanda sulla possibilità di sfidare l’idolo locale Kyrgios (che se la dovrà vedere con Murray nel quarto di finale), Berdych ha dichiarato che sarebbe una dura partita ma che lui è comunque pronto: “Beh, Nick sta facendo davvero bene. Poi a lui piace fare spettacolo, si trova a suo agio nei grandi match. Credo però che potrebbe sentire la pressione della sua prima semifinale in uno slam, che non è mai facile. In ogni caso, io non cambierò la mia preparazione e il mio modo di giocare, chiunque sia il mio prossimo avversario, che sia Kyrgios o Murray. Rimango concentrato solo su me stesso e cercherò di far bene anche in semifinale”.

Sharapova: “Mi sono sentita bene sin dall’inizio. Penso di aver iniziato ottimamente. Sono rimasta concentrata per tutto il match. Non ho avuto troppi cali, il che è importante. Quando ho sbagliato qualche palla, ne sono uscita con ottime prime di servizio o potenti risposte. In generale sono davvero contenta di com’è andato il match”.

“Ovviamente quando arrivi a un passo dall’eliminazione come mi è capitato nel secondo turno…sapete com’è, non voglio affrontare troppe volte in un torneo quel tipo di telefonata da parte di mio padre, che mi disse “è inaccettabile”. Beh, questa è la versione edulcorata! In pratica mi disse che è molto più facile avere una normale vita casalinga. Che dovrei provarla. Che non sa perché soffro per nulla, che dovrei rendermi le cose più facili”.

“No, non ho mai pensato di dirgli che non può capire perché lui non è un giocatore. Penso anzi che abbia assolutamente ragione. Dentro di me talvolta è incoraggiante sentirsi dire certe cose. E’ ciò che apprezzo del mio team. Mi piacciono le persone vere e l’onestà. Non ho bisogno di gente che mi dica quanto sono grande, che andrà meglio la prossima volta. Se hai giocato un match terribile, hai giocato un match terribile. Torna in campo e cambia le cose che ti possono far andare meglio le cose, perché altrimenti non vincerai mai il torneo”.

Se le piacerebbe avere un gruppo di fan che la incita cantando durante i match (riferimento implicito al Genie Army della Bouchard): “No, preferisco scrivere e cantare canzoni di mio. Penso di aver fatto un buon lavoro oggi”.

DAY 8
Novak Djokovic
pensa che sarà dura contro Milos Raonic nei quarti di finale: “Conosco Milos, a volte ci alleniamo insieme e ho giocato contro di lui a Bercy; so cosa mi aspetta e penso che per batterlo dovrò essere al meglio”. Il numero uno del mondo ha speso due parole anche sul divo di casa Nick Kyrgios: “Non ha remore a mostrare le sue emozioni in campo e questo gli garantisce il sostegno del pubblico. Sta facendo davvero bene”.

Milos Raonic, uscito vincitore dalla battaglia contro Feliciano Lopez, dal canto suo è convinto di potercela fare contro il fuoriclasse serbo: “Adesso mi muovo meglio. Credo di avere il gioco per poter sconfiggere Nole. Devo so
lo essere capace di tirarlo fuori e stare continuamente concentrato. Mi piace giocare contro i più forti nei tornei più importanti, penso che sia una cosa di grande significato già di per sé. Contro Lopez oggi è stata una grande partita: sono riuscito a stare calmo anche nei momenti in cui non stava girando tutto bene. Spero di riuscirci anche nel prossimo match”.

Stan Wawrinka ha parlato del match vinto contro Guillermo Garcia Lopez con fatica in quattro set: “Potevo chiudere il match prima ma ho commesso un paio di errori e lui è stato bravo ad approfittarne. A volte capita quando giochi in questi tornei e contro questi giocatori. Alla fine l’importante è aver vinto e sono pronto per il quarto di finale”.

Kei Nishikori sarà l’avversario dello svizzero nel prossimo turno. il giapponese ha battuto agevolmente in tre set David Ferrer, a differenza delle sfide precedenti tra i due: “Sì, di solito contro david la partita termina al set decisivo ma oggi non è andata così e ne sono felice. Oggi stavo davvero bene, ero in fiducia. Contro wawrinka sarà durissima, lui è il detentore del titolo. Ha un rovescio fantastico e può fare punto da ogni parte del campo. Sarà una partita emozionante”.

DAY 7
Rafa Nadal
, ripensamenti sulla questione “non-favorito”? No. «Sono ai quarti e questa è la cosa più importante, no? Non amo mai parlare delle mie possibilità in un torneo, soprattutto in circostanze come queste, in seguito ad un periodo di stop. Di sicuro cercherò di dare il massimo per proseguire nel torneo, ma per ora mi godo la vittoria e sono felice di aver giocato per la prima volta al livello che avrei voluto.»

Maria Sharapova si prepara al rematch della semifinale dello scorso anno al Roland Garros contro la Bouchard: «E’ stato un match davvero duro a Parigi, ho dovuto recuperare uno svantaggio di un set. Lei ha un tennis molto aggressivo, le piace comandare gli scambi. Mi aspetto di vederla giocare benissimo anche ai quarti.»

DAY 6
Le parole di Madison Keys, artefice dell’upset sulla testa di serie n.4 Petra Kvitova, ma con i piedi ben piantati per terra: «È la prima volta che raggiungo la seconda settimana in uno Slam. So di essere migliorata molto nell’ultimo periodo, ma voglio di più, voglio fare ancora di meglio. Non ho intenzione di lasciarmi trascinare dall’entusiasmo, quindi considererò questa vittoria come una delle tante.»

Petra Kvitova: «Il problema maggiore è stato il servizio, è ciò che ha fatto la differenza in questa partita. Lei ha giocato un tennis veloce ed aggressivo fin dal primo punto del match ed è stata brava a non commettere troppi errori. Ho provato a crearmi le mia chance, ma non c’è stato niente da fare. Madison è migliorata molto, è ancora giovane e ha tutte le carte in regola per diventare una delle prime 10 tenniste del mondo.»

Soddisfatta Vika Azarenka, dopo la vittoria in due set sulla Strycova: «Sento di migliorare giorno dopo giorno, il mio tennis si sta evolvendo. Mi sento più libera nei movimenti e cerco di essere più aggressiva, di creare le mie opportunità.»

Kei Nishikori: «Ho bisogno di altre esperienze a questi livelli per sentirmi completamente sicuro. Durante la finale degli US Open ero davvero nervoso, non riuscivo a riflettere e a giocare bene. Dopo la prima settimana qui, credo di essere più tranquillo: sono in fiducia e sto giocando bene.»

Novak Djokovic sulla sconfitta subita da Roger Federer contro Andreas Seppi: «Seppi ha giocato un match fantastico e di sicuro ha meritato questa vittoria. Forse è stata la partita della sua vita. È stata una grande sorpresa per tutti, ma lo sport è anche questo. Pochi punti possono essere decisivi e, di solito, è Roger a prevalere in queste circostanze, ma stavolta dobbiamo riconoscere i meriti ad Andreas.»

Milos Raonic rivela di aver perso circa 6 kg grazie alla sua dieta: «Prima mangiavo qualsiasi cosa, al ristorante ordinavo fino a sentirmi completamente sazio… ho dovuto darmi una regolata. Ora mangio soltanto le quantità di cui ho realmente bisogno, riesco a digerire e a dormire meglio.»

DAY 5
Roger Federer dopo la sconfitta subita da Andreas Seppi: «Non era la mia giornata. Avrei voluto giocare meglio, ma dopo aver perso i primi due set era diventato davvero difficile. Ho avuto le mie possibilità di rientrare in partita e le ho sprecate. Quel tie-break del secondo set era di importanza cruciale. Non era facile giocare con l’ombra, ma il disagio ero lo stesso per entrambi. È una sconfitta che fa male, questo è ovvio.»

«Io e Seppi abbiamo già giocato dei match interessanti in passato. Ieri, per qualche motivo, sentivo che non sarebbe stata facile. Ero preparato, eppure non sono riuscito a giocare il mio miglior tennis.»

La felicità di Andreas Seppi: «Battere Federer per la prima volta, soprattutto in uno Slam, è qualcosa di speciale per me. Quando ho messo piede in campo, ho pensato soltanto a godermi il match e a giocare il mio miglior tennis. Dopo il primo set ho avvertito una sensazione positiva, sentivo di esserci, di colpire la palla nel modo giusto… e ho iniziato a credere di potercela fare.»
Riguardo al prossimo turno contro Nick Kyrgios: «Cercherò di mantenere alto il mio livello per il prossimo match, ma non voglio mettermi troppa pressione.»

DAY 4
Stan Wawrinka: “Non paragono il torneo dell’anno scorso a questo. Semplicemente è un nuovo Slam. Ho giocato due match e mi preparo per il prossimo, con Jarkko (Nieminen, ndt)”.

“Come mi sarei comportato al posto di Smyczek? Non lo so. Non posso rispondere. Dopo quattro ore di partita non puoi sapere che ti passa per la testa. E’ stato un gran gesto, non lo si vede fare molto spesso, è stato davvero sportivo”. 

Venus Williams sul ritiro suo e di Serena dal doppio: “Stando alle regole non bisogna dare spiegazioni. Ci attaccheremo a quello. Non è per il caldo. Per favore, nessun’altra domanda sull’argomento, grazie”.
Sempre Venus, su Camila Giorgi: “Non sono sicura di averla già incontrata (no, sarà il loro primo scontro diretto, ndt), ma di certo lei è una che alza il livello di gioco a seconda di chi si trova di fronte. Penso che dovrò rimanere solida e aggressiva, come ho fatto finora quest’anno”.

Serena Williams sul gesto di Smyzek, con la domanda che includeva un parallelo con la famosa diatriba del Roland Garros 2003 con Justine Henin: “Non ho visto, non posso commentare. Sono andata a letto a fine quarto set. Comunque ero così orgogliosa di vedere un americano fare così bene. Sono una grande fan di Rafa ma ovviamente sono orgogliosa di tutti i miei connazionali, soprattutto in campo maschile, e tifo sempre per loro”.

DAY 3
Rafa Nadal: «Mi sono sentito molto stanco alla fine del primo set. Mi sono molto preoccupato perché quando ho servito per il terzo set ho rischiato di rimettere. Una sensazione terribile. Ho sofferto molto, avevo le vertigini, mi reggevo a stento in piedi. Negli ultimi due set ho cercato di essere aggressivo senza correre troppo, solo provare a tirare il vincente. Alla fine anche fisicamente mi sentivo un po’ meglio. In ogni caso, in termini di salute, è stata una delle mie vittorie più sofferte. La cosa positiva è che ho vinto, spero di recuperare per il proseguo del torneo». 

Federer: «Non ero sorpreso per come giocava Bolelli nel primo set, l’avevo già incontrato in Coppa Davis. So che ha un ottimo dritto e un solido rovescio con la variante in back. Certo, è stato molto costante ed ha servito benissimo. Forse questo mi ha sorpreso un po’».
Sul MTO: «Non so esattamente cosa fosse e non lo so tuttora, ma ho sentito una strana sensazione al dito, mai sentita prima. Era andata via e ora è tornata. A guardare il dito non si vede nulla, forse potrebbe essere una puntura di un’ape. Anche il fisioterapista non ha saputo darmi una risposta».

Sharapova: «Ovviamente c’è sollievo nell’aver vinto un match dopo essere ad un punto dal perderlo. Alla fine è bello aver superato questa sfida, è l’aspetto positivo della partita. Quando ero sotto di due break nel terzo, l’unica mia speranza era di entrare nello scambio. Lei serviva bene ed ha giocato alcuni game molto bene, dove non ho avuto molte possibilità. Quando piano piano sono riuscita a vincere un game ho pensato di poter instillare qualche dubbio nella sua mente, rispondere alle sue prime. Penso abbia tentennato di più nell’ultimo gioco. L’esperienza mi ha aiutato ad alzare il mio livello sia mentale sia fisico».

Halep: «Non mi aspettavo che Rafa andasse così per le lunghe, ma questo è il tennis e può succedere. Certo, credo sia meglio mettere come primo match serale un match femminile, perché al massimo può durare tre ore se proprio si allunga. Ma aspettare cinque set prima di scendere in campo è dura. Però a volte può succedere, lo devi accettare».

DAY 2
Aga Radwanska: “Penso che ormai non importa chi devi affrontare al primo turno, devi sempre dare il massimo per vincere. Non ci sono più partite facili. Stanno pure uscendo così tante ragazze giovani che devi stare attenta. Ricordo che quando ho iniziato ad affacciarmi al tour i primi turni erano davvero semplici. Non è più così. Ora giocano tutte a un livello alto. Per questo, penso, il tennis femminile stia cambiando così tanto.” 

Azarenka, a proposito dei suoi sogni ed obiettivi in questo Australian Open: «Sono due cose diverse. I sogni sono sempre più grandi, per me in questo momento è vedere la luce in fondo al tunnel. Come obiettivo invece voglio lavorare sodo per ritrovare la mentalità che mi può portare di nuovo in alto. Per far questo ci vogliono degli step da superare. Ora come ora dunque sono molto concentrata sul lavoro che devo fare ogni giorno e cercare poi di riproporlo al meglio in ogni aspetto sul campo».

Wozniacki, alla domanda sull’amicizia con Azarenka: «Siamo state sempre molto legate. Poi adesso ci sono momenti in cui ci sentiamo di meno ed altre volte invece in cui lo facciamo con più frequenza, è normale. Siamo però grandi amiche e se passa del tempo in cui non ci parliamo, capita poi che quando lo facciamo andiamo avanti per ore ed è come se ci fossimo viste ogni giorno. Lei è veramente una ragazza divertente, è bello passare del tempo con lei, è bello passare tanto tempo a raccontarci anche le minime cose. Sono davvero felice del suo ritorno».

Quando poi le chiedono un parere su Steven Gerrard ed il suo addio al Liverpool, da fan della squadra inglese risponde: «Sono davvero dispiaciuta. Steven ha sempre fatto tanto per la squadra, è una leggenda, ma se pensa che questo sia il momento giusto per prendere questa scelta lo accetterò. Forse quando ha parlato con il manager della squadra gli è stato riferito che non avrebbe giocato più tanto. E’ un peccato. Dovrò andare fino a Los Angeles per vederlo giocare ancora».

Djokovic, a proposito di Kyrgios e Kokkinakis: «Hanno avuto due ottimi match per iniziare il torneo, entrambi vinti al quinto, poi il pubblico… Non potevano chiedere nulla di meglio. Avevo già detto che sono entrambi davvero talentuosi, entrambi ora vogliono fare il massimo. Gli faccio i complimenti, hanno grande fame e grande determinazione. Non è facile a diciotto anni avere la forza per superare le pressioni che stanno subendo, soprattutto Kyrgios, il più atteso. Auguro ad entrambi il meglio».

Poi parlando della sua esperienza dell’essere padre: «E’ la cosa più bella che sia capitata a me ed a mia moglie. Stefan è per noi come un piccolo angelo. Ora loro non sono qui con me, ma grazie alla tecnologia cerco di tenermi costantemente in contatto con loro. Ogni cosa che fai da padre è magnifica, vederlo cambiare espressione e crescere giorno dopo giorno è stupendo. E’ difficile forse da comprendere per chi non è ancora padre, ma questo è quello che dicevano anche a me prima che lo diventassi. Loro poi me lo dicevano: “Lo capirai quando lo diventerai”. E’ verissimo, ora lo sento. E’ bellissimo sentirmi così immerso nella mia vita. Ora cerco di tratte tutto l’amore e l’affetto che ricevo dalla mia famiglia in energia positiva in campo».

Il n.1 su Nadal:
“Non so quali sono le sue intenzioni, come si sente. Ma per me è senza dubbio tra i grandi favoriti sempre, in ogni torneo a cui partecipa. Parliamo sempre nei primi giorni dei grandi tornei, degli Slam, circa i potenziali vincitori. Sono gli stessi da 7-8 anni. Quindi non penso ci siano grandi differenze qui”.

DAY 1
Federer sull’esperienza religiosa di David Foster Wallace:
“Penso sia un’esagerazione. Ma penso che nello sport abbiamo la tendenza a… A volte è talmente straordinario, come se non si fosse mai visto nulla di simile. Così quando uscì questa frase ricevetti così tanti complimenti, pensai subito ‘Wow, è la migliore sensazione del mondo’. Ma molto rapidamente sentii allo stesso tempo che non tutto è così grandioso quando non giochi bene. Ho vissuto entrambe le sensazioni. Ecco perché non ho problemi ad accettare le critiche, perché ho ricevuto così tanti complimenti nel corso degli anni. Fa parte del gioco. Ma chiaramente è interessante leggere alcuni articoli incredibili scritti su di me, sul tennis, su altri giocatori. A volte sono un po’ esagerati, ma ognuno può giudicarli come vuole.”

C’è stato poi un divertente scambio di battute con un giornalista.
«Lo sai? In Brasile per il Carnevale ci sarà una giornata interamente dedicata alla Svizzera. Qualcuno ha detto che voleva portarti lì ma che alla fine, dovendo essere a Dubai, hai declinato?»
«Il prossimo febbraio?»
«Sì»
«Han detto che andrò in Brasile?»
«Sì»
«Wow!»
«Pensi di andare lì anche nel 2016 per le Olimpiadi?»
«Sì, per il 2016 sì. Non però per quest anno»
«Perché?»
«Sarò dall’altra parte del pianeta»
«Non hai ricevuto l’invito?»
«Non saprei, ricevo sempre milioni di mail al giorno. Ti farò sapere alla prossima conferenza stampa».

Nadal: «E’ un risultato molto importante per me, mi sono allenato molto duramente in questi mesi ma so che quando vado in campo le condizioni cambiano e solo giocando partite su partite posso ritrovare il giusto ritmo e confidenza. Mikhail ha detto che potrò essere pericolo nella seconda settimana? E’ presto per dirlo, ho solo vinto la prima partita».

Ivanovic: «Sono veramente dispiaciuta, è la cosa peggiore che mi potesse capitare. Per fortuna la stagione non è che all’inizio ed ora quello che devo fare è sedermi e riflettere su cosa migliorare in allenamento e su come approcciare meglio questo genere di eventi per non avere più giornate simili».

Hradecka: «E’ incredibile, forse tra due ore riuscirò a capire che sono al secondo turno degli Australian Open ed ho battuto Ana Ivanovic. Ho giocato molto male il primo set, poi però mi sono seduta ed ho pensato che non avevo più nulla da perdere e forse peggio di così non potevo proprio fare». A proposito delle gemelle Pliskova, la ceca racconta: «Sono cresciute nel circolo dove mi alleno. Secondo me ora quello che rende Karolina superiore a Krystina è il numero di match vinti: ha raccolto fiducia, mentre l’altra fa più fatica a credere in se stessa ma è comunque molto forte e magari tra un po’ compirà anche lei grandi progressi. Purtroppo qui ha perso al primo turno, l’ho sentita davvero delusa. Spero possa riprendersi in fretta».

Murray, sempre su Karolina Pliskova: «L’altro giorno ho scritto di lei su Twitter che è una giocatrice davvero pericolosa. Lo si vede subito. E’ alta e con un ottimo servizio, colpisce bene la palla, la cerca subito quando questa è a metà campo. Secondo me è differente da molte altre giocatrici. Ha inoltre migliorato lo spostamento, adesso è veramente difficile da battere».

Dimitrov, alla domanda se ha mai pensato di fare come Raonic o Kyrgios che si sono presentati a Melbourne con due tagli di capelli stravaganti: «Penso di aver superato quella fase, ne ho avuti tantissimi diversi ma ora non me la sento. Sono però curioso di sapere cosa ne pensano gli altri (ride)».

Eugenie Bouchard a proposito di sua sorella gemella Beatrice: «Giocare contro mia sorella gemella? Non ho mai avuto l’occasione di pensarci. Ha cominciato come me a cinque anni, ma a sei aveva già smesso. Sarebbe bello avere in famiglia così tanti bravi giocatori, ma al tempo stesso sarebbe difficilissimo se dovessimo trovarci a competere l’una contro l’altra. Io non so come sarei in grado di comportarmi, pensando anche alle sorelle Williams. E’ un bene che abbia smesso di giocare subito!».
Bouchard, stavolta interpellata sull’atmosfera che si respira a Melbourne: «E’ un posto speciale dove la gente è davvero amichevole ma comunque sono tutti molto presi dall’evento. Tutti sono sportivi o semplici appassionati, questo mi fa apprezzare il posto anche se giocassi con 45 gradi!».
Ancora la canadese a cui è chiesto cosa pensò lo scorso anno quando vide la Genie Army per la prima volta: «Stavo entrando sul campo 15 ed ero parecchio nervosa quando ho sentito urla e canti, ho alzato la testa e pensai: “Cosa sta succedendo?”. Fu lì che vidi per la prima volta quei ragazzi sulle tribune con la scritta GENIE sulle loro maglie. Sono straordinari, se mi vedono giù di morale fanno di tutto per aiutarmi intonando cori o urlando il mio nome».

Sharapova sulla gravidanza di Na Li: «Sarà un’ottima mamma, ne sono certa. Sono molto contenta per lei inoltre perché è qualcosa che ha desiderato per tanto tempo. Se questo potrà essere un capitolo futuro della mia vita? Lo spero, senza dubbio. Sono sempre stata vicina ai miei genitori e con il tempo mia mamma è diventata la mia migliore amica».

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