Alta Definizione / Io, le vacanze e la nuova racchetta di… Federer!

TENNIS – Di Stefano Meloccaro

Un bel giorno di metà estate, una telefonata del mio direttore a Sky. Scatto sull’attenti e rispondo. Caro Stefano, so che sei in ferie ma mi ha chiamato il Signor Wilson Italia, lunedì ricevono in anteprima la nuova racchetta di Federer. Chiedono se ci interessa portarla in tv. Certo che interessa, rispondo arrapato.

Ma più che mostrarla e basta, (mi) interessa soprattuto provarla in campo. Sarò pure in vacanza, ma non ho alcuna intenzione di lasciarmi scappare l’occasione. Altro che passerella televisiva, se ce la danno, facciamola lavorare.

Ok, realizziamo uno speciale per Sky Sport 24 in cui mostrarla e valutarla. Sbruffone, starete pensando a ragione. Solo un mitomane – al mio posto – potrebbe pensare di impugnare il Sacro Graal ed emettere un giudizio. No, mandatemela qui in Sardegna e la metterò nelle mani sapienti di Jonas Bjorkman, guarda caso impegnato come testimonial sui campi del Forte Village. Si incastra tutto alla perfezione: JB si trattiene abbastanza, è ambasciatore Wilson nel mondo e anche lui non vede l’ora di scoprire l’oggetto misterioso.

Ovviamente conoscete già la storia: dopo Wimbledon 2013 Federer si incasina e comincia a testare nuovi attrezzi. Poi torna sui suoi passi e riprende la Pro Staff 90. Dunque inizia un lungo girovagare di ulteriori tentativi, con telai sperimentali pitturati di nero. Alla fine, dopo 25 diversi prototipi inframmezzati da un paio di nuovi gemellini, il verdetto. Ecco la Pro Staff 97 Roger Federer Autograph, nera e rossa.

Apro con cautela l’imballaggio, bella è bella vera. La consegno al tester: osserva, impugna, soppesa, brandisce, mulinandola nell’aria. Si proceda allo spallettamento. Io e l’ex numero 4 del mondo campione di nove Slam in doppio. Per rendermi più agevole il compito, palle nuove e campo in erba vera. Potete dirmi tutto, ma non che mi manchi il coraggio. A corredo una telecamera, per eternare l’attimo. Ready, play. Faccio del mio meglio, lui parte piano poi comincia a spingere. Se mi tira vicino, controbatto, m’arrangio. Se cerca gli angoli, ciao. A rete è un modello, io m’arrabatto. Però, che goduria. Ci sa fare anche con microfono e telecamera, in breve Jonas esaurisce il suo mandato. Poi me la consegna: cosa fai, non la provi anche tu? Incordata col monofilo, 340 grammi, profilo costante, tosta come solo una Pro Staff sa essere. Certo, il piatto corde da 97 la rende un po’ più giocabile della precedente 90. E di sicuro lo spessore leggermente incrementato, sullo schema 16×19 (sempre quello) fa uscire la palla più facile. Ma resta un telaio per agonisti veri, non per dopolavoristi occasionali, sia pur tecnicamente decenti come me. Magari riparliamone con la versione da 310 grammi, o ancora meglio 295. Resta di fatto che è stato un gran piacere anche solo pensare di averla portata in campo. Per primo in Italia!

Volendo alimentare il mio ego potrei anche citare il successivo tweet di Bjorkman, che a precisa domanda di un follower (ma, come se la cava ‘sto Meloccaro?) risponde testualmente: Stefano is hitting the ball well and I really liked his volley. Ma non lo farò, non sono tanto megalomane. Ah, dimenticavo: il parere tecnico del nostro amico amico svedese – persona adorabile, sempre disponibile a fare due palle e raccontare gli aneddoti più belli di 20 anni nel tour – più o meno coincide col mio. E a dir la verità ho copiato il suo, per non far brutta figura.

A margine, Jonas si avvale della facoltà di non rispondere quando gli chiedo se la #RF97 consentirà a Federer di vincere ancora uno Slam. Quello non lo sa manco un vecchio leone come lui. Dopo il test ho anche scambiato quattro chiacchiere con Bjorkman su Fognini, gestione del talento in genere, avviamento allo sport e al tennis dei ragazzini, specializzazione precoce dei pre-adolescenti. Ce ne sarebbe abbastanza per un trattato che inoltrerei con piacere a molti genitori di tennisti in erba italici. Magari un’altra volta.
Come dite? Che fine ha fatto quella RF97? È nel mio fodero, per 100€ al minuto vi faccio fare un giretto.

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