Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
03 Lug 2014 13:30 - Wimbledon
Wimbledon, Petra Kvitova vola in finale: il derby contro la Safarova è suo
di Luigi Ansaloni
TENNIS – WIMBLEDON – DAL NOSTRO INVIATO A LONDRA, LUIGI ANSALONI – Petra Kvitova, testa di serie numero sei del torneo, approda in finale a Wimbledon sconfiggendo nel derby della Repubblica Ceca Lucie Safarova con il punteggio di 7-6 6-1. Per la Kvitova si tratta della seconda finale nel torneo londinese dopo quella del 2011, quando stupì il mondo battendo nettamente Maria Sharapova.
A Wimbledon fa caldo, anche per uno che arriva impropriamente dalla Sicilia. Evento raro, a Londra, davvero tanto raro. Almeno quanto trovare due mancine in semifinale. Tanto per darvi un’idea, non succedeva da più di vent’anni, quando si sfidarono due “ladies” che si chiamavano Monica Seles e Martina Navratilova. Per chi ha memoria del tennis, ricorderete che non erano davvero niente male, a giocare. Evento ancora più raro è trovare due ragazze della Repubblica Ceca giocarsi un posto in finale. E’ successo, oggi, ed è andata come la ragione imponeva, e forse anche il cuore. Ha vinto Petra Kvitova, ha vinto quella più forte tra le due. Ha vinto una che sa cosa vuol dire trionfare da queste parti, più abituata ai grandissimi palcoscenici. Ha vinto forse anche la più talentuosa delle tue, perchè Petra, a livello di talento, non ha niente da invidiare a nessuno. Anche se Lucie Safarova, da vedere, quando gioca, è uno spettacolo. E’ gentile, delicata, nei suoi colpi. Anche quando frusta la pallina pelosa con la racchetta, c’è sempre una rinfrescante sensazione di leggerezza che quasi nemmeno ti spieghi. Avrebbe potuto vincere e fare molto di più, Lucie, ma anche lei ha la sua storia nera. Troppe partite buttate, troppe occasioni perse. Troppe palle buttata via, molte senza sapere il perchè. La Safarova era arrivata alla grande occasione della vita, forse, ma oggi non poteva far niente. La Kvitova, dopo un primo set giocato punto a punto, nel secondo ha preso il largo ed è andata via, come una Mercedes in un qualsiasi circuito di formula uno in questo 2014.
Ne hanno viste tante insieme, Lucie e Petra. Battaglie l’una contro l’altra e l’una affianco all’altra. I trionfi di Fed Cup, le sconfitte in Fed Cup. Due caratteri complicatissimi, molto da Est Europeo, genio e sregolatezza. Storie d’amore tormentate, tra l’altro con i corrispondenti maschili di Davis Cup: Lucie è cresciuta con Berdych, la coppia d’oro del tennis Ceco. Lei ha lasciato lui tra le lacrime di tutti. La Kvitova fino a qualche settimana fa aveva una storia con Stepanek, il quale aveva lasciato l’altra connazionale ed anche lei tennista (ex) Vaidisova. Una sorta di Beautiful in salsa ceca da far girare la testa.
Adesso per la Kvitova c’è un appuntamento nel luogo dove tutto è iniziato. Da queste parti, nemmeno ventenne, sorprese il mondo nel 2010 arrivando in semifinale e facendo penare per un set nientemeno che Serena Williams. E poi il 2011, l’anno della sua consacrazione, con la vittoria a Londra e l’avvio di quello che doveva essere un dominio. Un dominio che non è mai arrivato. Ma ancora non è troppo tardi…