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02 Lug 2014 17:09 - Wimbledon
Wimbledon non è più di Murray, Dimitrov in semifinale
di andreascodeggio
TENNIS – WIMBLEDON – Di ANDREA SCODEGGIO- Dimitrov approda alla prima semifinale Slam della carriera, battendo Andy Murray, campione uscente ai Championships e idolo del pubblico britannico, che oggi ha giocato male, mai propositivo. Grigor vince 61 76 62 e troverà ora Djokovic. La prima grande vera gioia di Dimitrov, che finalmente si fa avanti nelle fasi finali di uno Slam.
Non è più una promessa, ora è una certezza. Grigor Dimitrov ha finalmente ottenuto il risultato che lo consacra, raggiungendo la sua prima semifinale in uno slam, battendo il campione in carica, che aveva una striscia di 17 vittorie consecutive a Wimbledon, Andy Murray, con il netto punteggio di 6-1, 7-6(4), 6-2 in appena due ore di gioco.
Era il match tra i più attesi di questo Wimbledon 2014 e non ha deluso. La sfida fra l’eterno nuovo che avanza Grigor Dimitrov contro il campione in carica Andy Murray non è stata spettacolare, ma è stata storica. Dimitrov, aveva appiccicato addosso l’etichetta di nuovo Federer da troppo tempo, e da troppo tempo ogni vittoria si elogiava come punto di svolta e crescita del ragazzo, salvo poi ricredersi nel match successivo appena perdeva. La vittoria al Queen’s è stata però un segnale diverso, un viatico per presentarsi ai nastri di partenza di Wimbledon per avere un ruolo da protagonista. Il cammino qui a Londra è stato esemplare e questa partita ne ha consacrato il talento, regalando la prima semifinale nella storia della Bulgaria in uno slam.
Quel salto tanto auspicato del bulgaro, è finalmente giunto, dopo anni di parole ben spese ma anche di rimbrotti continui per aver continuato a mancare l’appuntamento che conta. In Australia era mancato l’acuto contro Nadal, nel Roland Garros era stato estromesso malamente al primo turno, ma sull’erba è tutta un’altra sinfonia.
La cronaca è impietosa per il britannico, mentre è una marcia trionfale per il bulgaro. Nel primo set non c’è storia: Dimitrov è aggressivo, ingiocabile, mentre Murray è imballato ed arrendevole. Il bulgaro si porta avanti di due break, con un parziale di dodici punti a zero, dopo l’1-1 iniziale. Chiude il set per 6-1 al secondo set point. Nel secondo l’inerzia non cambia e Dimitrov prende un break di vantaggio nel settimo gioco. Qua però la pressione ha giocato l’ennesimo scherzo nella carriera per il bulgaro, che sbaglia nel successivo turno di battuta, fino a quel momento immacolato, e si fa subito raggiungere. Altre due occasioni non sfruttate sul servizio dello scozzese, nell’undicesimo gioco, e si arriva al tie break. Murray resta però passivo e continua a non reagire, mentre il bulgaro non si lascia più intimorire, intuendo che l’occasione è ghiotta, e chiude per sette punti a quattro anche questo secondo parziale. Ci si aspettava una reazione da parte di Murray, come l’anno scorso contro Verdasco (sotto due set a zero e poi vittoria al quinto) ma lo scozzese non è pervenuto. Regala il break nel settimo gioco con un doppio fallo e consegna il proprio destino nelle mani del proprio avversario. La mesta chiusura del detentore del titolo, si conclude con l’ennesimo dritto in rete ed il punteggio finale di 6-2.
Per lo scozzese da lunedì inizieranno i processi di una stagione disastrosa e che doveva avere il suo riscatto in questo Wimbledon, immacolato fino a questo incontro. E’ bastato un avversario in forma, per avere ragione di un Andy Murray sconfortato ed irriconoscibile. Dimitrov invece, ha finalmente realizzato il sogno di una vita e raggiunto un primo grande traguardo nella sua carriera. Non c’è solo Kyrgios nell’olimpo delle imprese di questo Wimbledon 2014, perché anche il bulgaro vuole prendersi quel palcoscenico che ha troppe volte osservato, senza esserci mai salito. Ora si è reso conto, che non si sta affatto male.