Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
05 Lug 2014 12:16 - Wimbledon
Wimbledon, Errani e Vinci nella storia col sorriso: "Career slam, che impresa!"
di Luigi Ansaloni
Dal nostro inviato a Londra, Luigi Ansaloni
TENNIS WIMBLEDON – Impossibile non volere bene a Roberta Vinci e Sara Errani, oggi. Distese sull’erba di Wimbledon, hanno in un colpo solo compiuto una seria di imprese da far spavento. Mai nessun italiano aveva vinto a Wimbledon e adesso Sara e Roberta possono vantare un incredibile Career Slam, avendo vinto tutte le quattro prove più importanti al mondo: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open. Tutti quanti nella loro bacheca. Per loro è la quinta affermazione in uno slam in totale, diventando così la quinta coppia più vincente della storia. “Ci pensavo da questa mattina – racconta Sara – aver completato il Grand Slam per me è una cosa inimmaginabile, è qualcosa che resta, è storico”.
I numeri della coppia azzurra sono da record. Solo tre coppie prima di loro hanno centrato il “Career Grand Slam” prima di loro nell’era open: Martina Navratilova e Pam Shriver, Gigi Fernandez e Natasha Zvenerava a quota 14, Serena e Venus Williams. Un risultato impensabile, anche per loro. “Non avremmo mai e poi mai immaginato di riuscire questa impresa quando abbiamo iniziato a giocare insieme – raccontano – da quella volta in Fed Cup contro la Francia, a risultato acquisito. Battemmo Beltrame-Dechy, era il 2009, ma la coppia vera è nata nel 2011”. Roberta dice che ancora non se ne rende conto e chissà quando questo succederà, Sara sembra già avere iniziato a gustare il sapore di questo grandissimo risultato. “Dedicato alle nostre famiglie, ai nostri coach, ai nostri team. E a tutta l’Italia che oggi ha fatto il tifo per noi. Eravamo tesissime – confessa Sara – ma nonostante ciò abbiamo giocato benissimo. E non era semplice in una situazione del genere”. Roberta aggunge: “Siamo partite benissimo ed è stato molto importante. Nell’ultimo turno di battuta, quando ho servito per il match sul 30-30 ero preoccupatissima. Non avevo mai ceduto la battuta e ho pensato stai a vedere che capita proprio adesso… Poi ho messo a segno un ace sul quale le nostre avversarie hanno anche chiamato l’occhio di falco e servito un’altra buona prima sul match point”. Successi che sono frutto anche della loro splendida amicizia. “Come definirla? Impossibile con una sola parola…”. E Roberta: “Io tra le due sono la più permalosa, lo ammetto. E’ un mio difetto. Sara invece anche quando si arrabbia le passa subito, nel giro di un attimo. Ma va bene così, stiamo sempre insieme, aver raggiunto tutto questa con una sorella, con un’amica, è semplicemente incredibile”.
Questa di Wimbledon è la vittoria più bella? “Si, forse si – dicono – semplicemente perchè abbiamo potuto completare il Career Slam. Le coppie che ci sono riuscite prima sono nella storia, e si parla di nomi incredibili, come la Navratilova e le Williams. Adesso un posto nella storia l’abbiamo anche noi”. E con loro, anche l’Italia…