Wimbledon – Bouchard, il sogno continua: battuta Halep, è in finale contro Kvitova!

TENNIS – WIMBLEDON – DI DIEGO BARBIANI – Continua a sognare Eugenie Bouchard, che raggiunge la sua prima finale Slam in carriera dopo la vittoria per 7-6(5) 6-2 Simona Halep e sabato sfiderà Petra Kvitova per il titolo dei Championships di Wimbledon.

La terza volta è quella buona per la canadese, che in stagione è stata l’unica tennista fin qui ad aver ottenuto almeno la semifinale in tutti gli Slam disputati. Oggi è riuscita a fare quel passo in più che la porterà a giocarsi il titolo di regina di Wimbledon due anni dopo il trionfo nel torneo junior. Un balzo impressionante, che trova le sue radici nella saggia decisione di separarsi dalla brava Nathalie Tautiaz per abbracciare Nick Saviano, autentico fenomeno per come trasforma le giocatrici visti i risultati già avuti con Stephens e non solo. Se prima la canadese era una giovane promessa, un diamante grezzo, ora sta esplondendo con una velocità ed una potenza notevole. 

Oggi in una partita che ha vissuto il suo momento più importante nelle fasi finali del primo set Bouchard ha sempre avuto grande coraggio e freddezza. Prima sul 5-5 ha salvato da 0-30, poi nel tie-break ha recuperato da 2-4 con un parziale di 4-0. E’ il trionfo di una ragazza che anche quando non gioca il suo tennis migliore riesce comunque a vincere. Anche nelle partite in cui la tensione è palpabile lei riesce ad alzare il livello nei punti importanti e portarli a casa, per l’avversario, diventa un’operazione molto più complicata. Così è successo oggi ad Halep, che sul 2-1 in suo favore nel primo set ha ceduto il servizio appoggiando male la caviglia a terra e facendo anche temere ad un ritiro. 

Non era giornata per la rumena, costretta a riporre nel cassetto i sogni della prima finale a Londra e del sorprasso a Na Li. Rimane la sensazione di avere tra le mani un’altra giocatrice molto giovane e che avrà tutte le carte in regola per riprovare l’assalto al primo titolo a Wimbledon in carriera. Non prima dell’anno prossimo, però. Perché sabato in finale ci sarà Bouchard.

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