Wimbledon: una buona Schiavone non basta, vince la Ivanovic

Dal nostro inviato Gianluca Atlante. TENNIS – LONDRA. Una buona Francesca Schiavone esce a testa alta contro Ana Ivanovic nel match che ha chiuso il programma del campo 1. Finisce 7-6 6-4 per la serba.

Se l’è giocata Francesca. In alcuni casi, anche di fino. Se l’è giocata sino alla fine, uscendo a testa alta, dal campo numero 1, contro Ana Ivanovic, numero 11 del tabellone di questo Wimbledon. La partita della Schiavone, però, si è forse conclusa sul 4-1 in suo favore nel tie break del primo. In quel momento, le è mancato il guizzo vincente, quello dei vecchi tempi per intenderci. Quello che, in sostanza, le avrebbe spianato la strada verso un match diverso, magari pur sempre difficile, ma meno in salita.

Il bravo, però, la Schiavone se lo merita. Perchè contro una della giocatrici più in forma del momento, ha saputo ritrovare, anche con una certa continuità, lo smalto dei vecchi tempi. Il 7/6 6/4 finale ha finito per premiare la Ivanovic, ma Francesca non ha certo demeritato. Ha lottato, corso, provato ad inventarsi qualcosa. Insomma, non ha fatto, al cospetto di una grande, la figura della vittima sacrificale sull’altare della favorita numero 11 di questo torneo. Peccando, forse, soltanto per quel tie break, quando sul 4-1 per lei, ha commesso doppio fallo, prima di subire quattro vincenti della serba. Poi, sul 6-4 Ivanovic, ha trovato la forza di tornare in scia. Di riprendere la sua avversaria, ma lo sforzo profuso l’ha messa con le spalle al muro, perchè i due successivi punti hanno portato la serba non solo a vincere il primo set, ma a trovare ancor più sicurezza nei suoi colpi.

A scrollarsi di dosso quel pizzico di paura che, contro una giocatrice imprevedibile come la Schiavone, è comprensibile. Insomma, un set avanti, per la Ivanovic è stato tutto un tantino più semplice, ma la Schiavone di questa sera merita, quantomeno, la sufficienza piena.

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