Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
28 Giu 2014 18:06 - Wimbledon
Wimbledon – Serena Williams inconsolabile: «Sono molto delusa, ci tenevo tantissimo»
di Diego Barbiani
TENNIS – Dal nostro inviato a Wimbledon Diego Barbiani
«Sono molto delusa, mi ero preparata tanto e duramente per questo evento. Ci tenevo tantissimo». è una Serena Williams apparsa molto sconsolata in conferenza stampa. Tono di voce basso, risposte spesso ridotte al minimo e sguardo perso nel vuoto. Forse prima di giungere a parlare coi giornalisti ha pianto, continuando nei primi minuti a strofinarsi il dito sulle guance.
Prova a guardare avanti, ma non ci riesce. Dopo l’uscita al secondo turno di Parigi e la pesante sconfitta patita da Garbine Muguruza aveva fatto capire di non voler più concedere nulla e di voler lavorare con il suo coach per migliorare quegli aspetti che le erano costati la sconfitta. Invece a Wimbledon dopo due turni agevoli contro Tatishvili e Scheepers si è sciolta al cospetto di Alizé Cornet, per giunta dopo aver vinto il primo parziale 6-1.
Per la francese è il secondo trionfo in stagione sulla n.1 del mondo dopo la vittoria di Dubai. Questo però è un altro palcoscenico, ben più prestigioso e più “adatto” in teoria alla fame della statunitense. Invece si è incartata, ma cosa ancor più grave non ha saputo rimediare.
«Spesso le avversarie contro di me giocano la partita della vita, poi capita che si perdano al match seguente» non trova pace Serena, che provava ad appellarsi a qualsiasi aspetto per ritrovare il sorriso, anche una battuta. Niente. Sul suo volto solo tanta delusione.
E’ un anno terribile per lei. Il torneo di Miami da solo non vale granché, non ha l’appeal di un Major e non può saziare la fame di una campionessa del suo rango. «Forse tutto ciò per cui ho lavorato verrà fuori più avanti e potrò anche tornare a sorridere, ora però non ce la faccio» e per finire un giornalista le ricorda che lunedì lei dovrebbe giocare il match di doppio con sua sorella: «Non me la sento – dice – non ho voglia di rimettermi subito a giocare. Devo staccare un po’, dovrà cercarsi un’altra compagna» no, per stasera non c’è speranza di rivederla sorridere.