TENNIS – Dal nostro inviato a Wimbledon Diego Barbiani

Sta diventando un anno terribile per Serena Williams, che dopo le brutte uscite subite a Melbourne e Parigi è costretta ad un clamoroso ko anticipato anche a Wimbledon dopo la sconfitta per 1-6 6-3 6-4 patita contro Alizé Cornet. Finisce al terzo turno l’avventura londinese della statunitense, che dopo un primo set dominato esce di scena nel peggiore dei modi.

Per la francese, al secondo successo in stagione su Serena dopo quello ottenuto a Dubai, si tratta di un traguardo straordinario, costruito a partire dall’inizio della seconda frazione e dominando per lunghi tratti la sua avversaria.

Una Serena spenta, apparsa rilassarsi dopo aver ottenuto il primo set con grande facilità e poi incapace di riprendere le redini della partita. C’è da interrogarsi sui motivi che hanno portato all’ennesima debacle stagionale. Il n.1 del mondo non è in discussione, non ancora, ma questo è il male minore.

Il trend della statunitense negli ultimi sei mesi lascia molto a desiderare e quasi all’improvviso si è forse scoperta più vulnerabile di prima. Le ultime sconfitte negli Slam sono arrivate contro avversarie imprevedibili, come Virgine Razzano, Ana Ivanovic, Garbine Muguruza ed anche la stessa Cornet, senza dimenticare Sloane Stephens. L’unica in cui è stata dominata è contro la spagnola all’ultimo Roland Garros, ma in tutte le altre c’è stato un netto calo di rendimento dopo il primo parziale vinto.

Forse non può più concedersi cali di attenzione, forse fa più fatica di prima ad esprimersi al massimo contro avversarie di livello minore. Quest anno non ha mai raggiunto i quarti di finale in un Major, impossibile da pensarlo appena dodici mesi fa.

Continuiamo a vederla come grande favorita eppure, almeno per quest anno, ha sempre steccato in maniera eclatante nei primi turni. Ed anche stavolta a gioire saranno le sue avversarie, per lei invece sarà il tempo di riflettere.