Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Dal nostro inviato a Wimbledon Gianluca Atlante
Karin Knapp ha perso una partita rocambolesca, terminata 6-7(4) 6-4 10-8 in favore di Karolina Pliskova che agguanta così il secondo turno tra mille sofferenze. Un peccato per l’azzurra che sul 5-3 è stata per due volte a due punti dal match. Al prossimo turno la ceca affronterà Sabine Lisicki.
C’è una bella canzone firmata dalla inossidabile coppia Kunstler-Cammariere che, tra le note, rievoca i ricordi e le persone, pronte a far parte di te, sempre e comunque. Ecco, appunto. Quelli di Karin Knapp, sembrano sbiaditi. Le tinte, sicuramente, non sono forti come i colori dell’All England Club e l’erba, sotto i piedi, anche se siamo soltanto al secondo giorno, è meno verde di quella di un anno fa. Bei tempi, direbbero in molti. Forse anche lei. Karin si è smarrita sul più bello. Scivolando indietro, quasi impaurita dal ritorno di fiamma di Karolina Plskova, che sul 5-2 per la nostra tennista, ha chiuso gli occhi e tirato “comodini” dall’altra parte. Rischiando lì dove lo avrebbe dovuto fare Karin. Pronta ad issarsi, sul 5-3 e servizio, 30-15, prima di smarrire per strada un dritto facile facile, almeno per lei e dalla posizione in cui lo ha tirato e concedersi al rincorrere della sua avvesaria. Capace, a quel punto, di restarle incollata e di viaggiare liberamente sino al 18esimo gioco di un interminabile terzo set. Poi un matchpoint annullato da una risposta ad occhi chiusi di Karin, poi un altro centrato con un ace dalla tennista ceca che, forte di questo, ha saputo affidarsi di nuovo al fondamentale di avvio, per chiudere la pratica e cancellare, di colpo, gli ottavi di finale dello scorso anno. Quando la nostra Knapp era una giocatrice in salute o, quantomeno, in fiducia. Capace di arrendersi soltanto a quella Bartoli che, poi, avrebbe vinto il torneo. Ricordi e persone, sullo stile Kunstler-Cammariere. Per chi, oggi, vede il proprio futuro di nuovo pieno di nubi minacciose, cariche di pioggia.
Dalla stessa categoria
Seguici su Facebook
Extra
di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
Di Alberto De Laurentis Pensieri e parole di Lorenzo Sonego, intervistato durante l’evento organizzato da Mizuno Italia presso il Mizuno Flagship Store di Torino, in occasione delle Atp Finals. D. Un 2024 tra alti e bassi, come hai vissuto questa stagione? “La prima parte della stagione è stata molto complicata, anche a causa del cambio […]
Ci sarà anche Danielle Collins al via della prossima stagione tennistica. La statunitense, che concluderà il 2024 in top-10 dopo gli ottimi risultati della prima parte di stagione, prenderà parte con la maglia degli Stati Uniti alla United Cup che inaugurerà l’anno nuovo tra Sydney e Perth. La notizia è che la finalista dell’Australian Open […]
Quello che era nell’aria ormai da un paio di mesi, è diventato ora ufficiale: Jasmine Paolini parteciperà dal 2 al 9 novembre alle WTA Finals che per la prima volta si terranno a Riyad, in Arabia Saudita. Un debutto in grande stile per la toscana, perché dopo l’annuncio della qualificazione in singolare arriva anche quello […]
Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]