di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Dal nostro inviato a Wimbledon Diego Barbiani
Il sito www.express.co.uk ha diffuso l’annuncio che la cellula estremista musulmana Isis, collegata ad Al Qaeda, ha dichiarato: “portate la guerra in Gran Bretagna”. Da oggi e per tutto il corso del torneo di Wimbledon il governo inglese ha stabilito l’allerta massima attorno al perimetro del complesso sportivo.
Il torneo dello Slam è diventato subito un evento a rischio vista la possibilità di attirare all’interno decine di migliaia di persone, tra cui gente comune e personaggi di spicco tra la classe politica, la famiglia reale inglese ed altri personaggi di rilievo nel mondo dello spettacolo.
La Gran Bretagna ha scoperto che in Siria ed Iraq stanno combattendo per la jihad oltre 500 connazionali, molti ad insaputa delle proprie famiglie. Il rischio, secondo il primo ministro David Cameron, è che molti di questi connazionali possano fare rientro in patria e creare il panico tra la folla. Verrà dunque installato un cordone composto da poliziotti nei pressi dell’area di Wimbledon Park per aumentare i controlli e fare in modo che tutto possa svolgersi al meglio.
Sul web si sono succedute una serie di minacce alla nazione. Uno addirittura ha espresso la volontà di tornare in patria per creare devastazione obbedendo agli ordini del comandante dell’Isis Abu Bakr Al-Baghdadi. La rivista online di Al Qaeda, rivolta ai giovani inglesi ed americani, ha spiegato passo dopo passo come costruire vere e proprie auto-bombe e sottolineava come “un torneo di tennis” in Gran Bretagna potesse essere un’occasione importante per creare il panico. La rivista, poi, riportava la facilità nel costruire gli ordigni e la loro grande efficacia con la possibilità che non siano notati dagli addetti alla sicurezza.
Al Qaeda ha comunque voluto prendere le distanze dalla cellula di Isis perché troppo violenta. La polizia inglese, però, continua a setacciare gli indizi comparsi sul magazine on-line.