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TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO
Grazie al titolo conquistato al Roland Garros, Maria Sharapova è salita al quinto posto del ranking Wta e, soprattutto, al primo della Road to Singapore 2014. Nei prossimi mesi, se gli affanni di Serena Williams proseguiranno, Masha potrà andare a caccia del primato di fine anno, un traguardo da lei mai raggiunto in carriera.
E dire che aveva rischiato grosso con Garbine Muguruza e, alla vigilia della semifinale contro Eugenie Bouchard, non era nemmeno certa della permanenza fra le top ten alla conclusione del Roland Garros. Maria Sharapova quel match l’ha vinto e poi, battendo anche la rumena Simona Halep, ha conquistato per la seconda volta in carriera la Coupe Suzanne Lenglen. In tal modo la siberiana non solo è rimasta fra le prime dieci del ranking Wta, ma è anche salita dall’ottava alla quinta posizione. Soprattutto, però, Masha ha scalzato Na Li dalla vetta della Road to Singapore, la classifica che tiene conto solo dei risultati da gennaio in poi. La cinese era in testa ininterrottamente dagli Australian Open, ma ora la tennista ad aver accumulato più punti nell’anno solare è diventata la Sharapova.
La seconda metà della stagione femminile si preannuncia quanto mai interessante, con tante giocatrici in grado di contendersi i tornei più importanti e il primo posto mondiale. Già, perché dopo Parigi Serena Williams, colei che veniva considerata l’indiscussa numero uno, è scivolata al quarto posto della “Race”, preceduta, nell’ordine, da Sharapova, Li e Halep, e con un margine di vantaggio tutt’altro che rassicurante sulla quinta, Agnieszka Radwanska. D’altronde la pantera di Compton ha fallito in entrambi i Major: eliminata negli ottavi degli Australian Open da Ana Ivanovic e addirittura al secondo turno del Roland Garros da Garbine Muguruza. Insomma, per Serena la leadership non è più così scontata e per mantenerla le occorrerà conquistare punti pesanti già a partire da Wimbledon. Se i suoi affanni dovessero proseguire, i rischi di dover scendere dal trono diverranno certezze.
In quel caso, potrebbe essere proprio la Sharapova a puntare decisa, con la grinta che la contraddistingue, alla conquista di uno dei pochi traguardi che ancora non è riuscita a tagliare, ossia concludere un’annata in testa al ranking. Maria è stata numero uno in tutto per ventuno settimane: una nell’agosto 2005, sei tra settembre e ottobre 2005, sette tra gennaio e marzo 2007, tre fra maggio e giugno 2008 (quando Justine Henin le “regalò” il primato, ritirandosi improvvisamente), quattro tra giugno e luglio 2012. Diversi brevi periodi, ma mai a cavallo tra una stagione e l’altra. Considerando che, invece, Caroline Wozniacki ha chiuso due anni di fila in testa (2010-11) senza mai vincere uno Slam, ecco che per Masha si tratta di una lacuna quasi incomprensibile in una fortunatissima parabola sportiva.
Anche per lei, così come per la Williams, sarà importante fare parecchia strada a Church Road e poi agli US Open. Sui prati londinesi, dopo il clamoroso titolo ottenuto giusto dieci anni or sono, Maria non è più andata vicina a ripetersi, se si eccettua la finale raggiunta nel 2011, peraltro persa nettamente con una Petra Kvitova in stato di grazia. A Flushing Meadows, addirittura, dopo l’unico centro datato 2006 sono giunte solo cocenti delusioni, appena mitigate dalla semi del 2012 (mentre l’anno scorso la russa fu costretta al forfait prima del via).
Contrariamente a quanto si riteneva più o meno all’unanimità fino a non molto tempo fa, la Sharapova pare divenuta quasi una “specialista” della terra. Incredibile come, dopo avervi reso sempre meno rispetto alle altre superfici, abbia invertito in maniera esponenziale la tendenza, con i due successi al Roland Garros (inframezzati da un’altra finale), i due a Roma, i tre a Stoccarda. Per il 2014, però, gli eventi di rilievo sul rosso sono finiti, e allora bisognerà riadattarsi in fretta agli altri terreni. Sarà questa la sfida di Maria nelle settimane (e nei mesi) a venire. Ovviamente tenendo d’occhio le altre motivatissime top player e senza escludere possibili sorprese che complichino ulteriormente la situazione, rendendola ancor più intrigante. D’altro canto, chi avrebbe mai pronosticato una finale di Wimbledon tra Bartoli e Lisicki?
Wta Road to Istanbul (aggiornata al 9 giugno 2014)
1 Maria Sharapova 4640
2 Na Li 3840
3 Simona Halep 3779
4 Serena Williams 3081
5 Agnieszka Radwanska 2917
6 Dominika Cibulkova 2608
7 Eugenie Bouchard 2306
8 Ana Ivanovic 2290
9 Jelena Jankovic 2221
10 Sara Errani 2186
13 Flavia Pennetta 1862
37 Camila Giorgi 631
84 Roberta Vinci 366
88 Karin Knapp 354
112 Francesca Schiavone 272