Le mille fatiche di Rafa Nadal. Batte Youzhny, domani esame Murray. "Abituatevi a turni difficili".

TENNIS – INTERNAZIONALI D’ITALIA – Dall’inviata a Roma ROSSANA CAPOBIANCO – Nadal batte Youzhny 6-7 6-2 6-1, ma il punteggio non racconta le difficoltà del maiorchino che fino ad inizio del secondo set ha mostrato diverse incertezze. Per lui domani Murray: esame decisivo?

 

 

No, non è una nostra malattia. Non è nemmeno soltanto un’impressione, non stiamo cercando di analizzare fino allo sfinimento. Rafa Nadal ha vinto contro Youzhny ed è ai quarti di finale di un torneo che ha vinto sette volte, in una superficie nella quale è nato. Niente di strano, se si leggono i freddi numeri: non stupisce nemmeno la vittoria in rimonta, in carriera ne ha fatte tante.

Eppure quando in questo 2014 guardi Nadal giocare sulla terra non sei certo di trovarti nella dimensione in cui dovresti. Gli errori, tanti per lui in queste condizioni. La fatica a spingere, la risposta spesso non efficace, troppi slice con il rovescio, passanti che escono spesso e non di poco, segno di un’esecuzione in ritardo.

Forse, prima che all’aspetto mentale, si dovrebbe semplicemente guardare a questo: l’intensità e la qualità del tennis dello spagnolo al momento non sono quelli degli altri anni. La voglia, l’agonismo, la fame, quelle sì. E forse sono quelle che in questo momento possono dare a Rafa tutta la forza che, come oggi, è servita a rimontare il match con la collaborazione del suo avversario che, avanti 7-6 2-0, ha subito ben 11 game consecutivi. Un parziale forse bugiardo, ma che spiega la svolta di una partita che fino ad inizio secondo set vedeva Nadal incerto e Youzhny spingere e mettere pressione al suo avversario.

Aveva anche rimontato quel primo set, nel quale Rafa aveva servito per il parziale sul 5-4. Una giocata del russo nel tie-break aveva anche fatto sobbalzare Murray, in quel momento in conferenza stampa tra torte di compleanno e schermi da guardare. Murray che domani sarà l’avversario di Nadal, e non si augurava la vittoria del russo “perché voglio confrontarmi con Rafa, è tanto tempo che non succede”.

Dopo che Youzhny era riuscito a strappare il servizio allo spagnolo ad inizio secondo set, Nadal sembrava davvero nel panico: il killer instinct non è però mai stato il punto forte del russo e questo Nadal lo sa. E ne approfitta, avanza, si carica. Lo aiuta il vento che aumenta, la sabbia che va negli occhi del suo avversario, i suoi 30 secondi di media tra un punto e l’altro (così mostra la grafica).

E’ vero, sono partite che in passato hanno dato a Nadal una carica enorme: superi le difficoltà e avanzi e trovi la forma. Sono però quasi due mesi che la forma tennistica non accenna a migliorare. Nadal questo lo sa ed è per questo che mostra incertezza ad ogni partita. Le vittorie però ci sono. Domani l’esame sarà più tosto, sebbene Murray sia l’incostanza fatta persona al momento. Rafa dovrà dare il massimo e questo lo sa. Non sa però se riuscirà a farlo e qui sta tutto il problema.

Nadal lo dice apertamente:

«Abituatevi a primi turni difficili per me. Succede, ho ventotto anni ed è normale che si fatichi di più. La cosa importante è aver ripreso dentro me quel fuoco, quella passione che nei mesi scorsi, confesso, mi mancava. Murray? Sì, dovrò fare molto meglio di oggi, altrimenti passerò il week-end a Maiorca».

 

 

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