Atp Roma: Nadal si salva ancora, ma che rischi contro Murray!

TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO

ROMA. Rafael Nadal ha battuto per 16 63 75 Andy Murray nel quarto di finale serale degli Internazionali Bnl d’Italia, recuperando da 2-4 nel terzo set. In semi il numero uno del mondo se la vedrà con il bulgaro Grigor Dimitrov.

Rafa Nadal si salva ancora. Dopo le maratone contro Gilles Simon e Mikhail Youzhny, il numero uno del mondo è uscito indenne anche dal combattutissimo quarto di finale serale contro un Andy Murray in decisa risalita rispetto alle ultime esibizioni. Il britannico, anzi, ha cominciato il match in modo sontuoso, mentre una leggera pioggerellina scendeva sul centrale gremito in un’atmosfera da grande evento.

In un battibaleno, disegnando il campo con i piedi ben saldi sulla riga di fondo (mentre Nadal si muoveva alcuni metri più dietro), Andy si è involato sul 5-0, chiudendo poco dopo sul 61. A qualcuno è tornata alla mente la sfida di Rafa contro Ernests Gulbis dell’anno scorso, in cui l’andamento iniziale fu analogo, ma lo spagnolo finì per prevalere al terzo. Ebbene, sarebbe andata così anche stavolta.

Dopo aver salvato una palla break nel gioco d’apertura del secondo parziale, Nadal, archiviata mentalmente da par suo la falsa partenza, ha approfittato di un piccolo calo dello scozzese per strappargli il servizio subito dopo e salire 3-0, difendendo il vantaggio acquisito con autorità fino al 63.

Nel terzo è stata battaglia vera. Sfruttando l’inerzia positiva, Rafa ha brekkato il rivale nel primo gioco, ma un Murray dinamico e grintoso non si è dato per vinto e ha regolato i conti alla terza opportunità, mettendo a segno l’immediato controbreak. Non solo: Andy ha continuato a prendere l’iniziativa e, nell’entusiasmo generale, si è portato addirittura sul 4-2, aggiudicandosi un game in cui si era fatto recuperare da 0-40. Qui per molti sarebbe finita, ma, ovviamente, non per Nadal.

L’iberico, sostenuto a gran voce dai suoi fan, che non ci stavano a farsi mettere in minoranza da quelli dell’avversario, si è ripreso subito il break concesso e non ha praticamente sbagliato più nulla. Sul 4 pari Murray gli ha annullato due chance di andare a servire per il match, ma lì le sue energie sono terminate d’improvviso. Dal 4-5, infatti, l’inesauribile Nadal ha conquistato dodici punti su tredici (break a zero con doppio fallo conclusivo del campione di Wimbledon sul 5 pari), finendo per imporsi con il punteggio di 16 63 75 dopo due ore e quarantuno minuti.

Nadal, felicissimo per una vittoria affatto scontata, affronterà in semifinale il bulgaro Grigor Dimitrov, mai così avanti in un Master 1000. Sembrano lontani i tempi del suo dominio incontrastato sul rosso, ma, a quel che sembra, l’ultima parola seguita ad averla sempre lui. «Mentalmente non ho cominciato bene», ha dichiarato Rafa al termine. «Lui comandava gli scambi con il rovescio e mi metteva in difficoltà. Poi gli ho giocato più sul diritto, sono salito di livello e le cose sono cambiate. Battere Andy in questo modo mi regala molta energia e fiducia. È stato speciale, è una vittoria che significa molto per me».

Quanto a Murray, al di là del blackout negli ultimi game, lo scozzese ha dimostrato di aver ritrovato una condizione più che buona, anche su una superficie storicamente ostica per lui come la terra. Di certo si è espresso a un livello ben superiore a quello di Napoli in Coppa Davis. Purtroppo per lui, ha trovato il peggiore degli avversari, rimediando un’altra bruciante sconfitta in volata nel serale al Foro Italico dopo la precedente con Novak Djokovic in semifinale nel 2011. «Sono deluso del modo in cui ho giocato dal 4-2 al terzo», ha spiegato Andy. «È frustrante, perché ho perso con lui tante volte dopo averlo messo a dura prova. Sento comunque che da un paio di settimane sto giocando meglio. Ora mi riposerò qualche giorno e cercherò di essere pronto per Parigi».

 

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