Di Davide Bencini
Risposta. Sì. E’ tutto vero.
In Germania sono caduti tutti dal pero. Come era anche giusto che fosse.
Lo avevamo visto in tutti i modi e in tutte le sue versioni, positive e negative. Ma chiunque, specialmente dopo l’ultima sua tremebonda apparizione in pubblico in Germania, non avrebbe mai scommesso un vecchio soldo bucato su un Becker allenatore del numero due del mondo.
Come nessuno si aspettava che Novak, proprio lui così fedele al suo clan e alle sue tradizioni tennistiche, propendesse per una scelta del genere. Tutti attendono con trepidazione la scelta di Roger Federer riguardo al nuovo coach, e il serbo se ne esce con una notizia che definire “bomba” è quasi un eufemismo. Per effetto sorpresa, per concepimento e per affinità.
Non per niente il giornale più famoso in terra teutonica, il Bild, non esitava stamani quale breve a definire la notizia un vero e proprio “Martello” (“Der Hammer!”, locuzione usata per ingigantire l’effetto di qualcosa) per poi articolare l’editoriale pomeridiano lasciando le frasi di sbigottimento all’articoletto di spalla con le dichiarazioni di Michael Stich, il quale ha confessato di non aver avuto il minimo sospetto riguardo a questa nuova collaborazione, definendosi “incuriosito” dalla cosa.
Come lo sono tutti, per primo proprio quel Bild che si chiede come un ex campione con così poca esperienza alle spalle come Becker possa infondere nuove trame al gioco di un top player come Djokovic. Non viene a mancare neppure l’ironia sul fatto che di sicuro il serbo nemmeno ci potrà palleggiare Bum Bum, visti i problemi di respirazione di cui soffre il tedesco. Per poi rimandare il tutto alla domanda che si chiedono tutti: può Boris aiutare davvero Nole a tornare al numero uno? Può fare il coach?
Punta sul “Ritorno al suo mondo” invece il Frankfurter Allgemeine, che rimanda comunque l’ “effetto sorpresona” al sottotitolo. In ogni caso fa sorridere il fatto che la stessa redazione del giornale dichiari che fino ad oggi non sapessero veramente più cosa scrivere per mettere le parole “Becker” e “sport” nella stessa frase (ogni riferimento a abiti da ape con antenne a zanzariera è puramente casuale…) o se il buon Boris potesse ancora avere a che fare con il suo vecchio mondo. Anche per loro oggi una risposta in qualche modo è arrivata.
Il Süddeutsche Zeitung riprende l’esclamazione “Wow!” di Stich seguita dall’ “In bocca al lupo!” del vecchio compagno-nemico.
Sorpresa.
Da parte di tutti.
Insieme a battutine velate riferite al recente passato del tedesco e alla domanda riguardo alle sue possibilità di ripercorrere le gesta di quel Lendl che è riuscito a trasformare in albero il cespugliaccio Murray. Il SDZ riprende questo riferimento facendo seguito a un’altra recente unione tra ex campione e sportiva di oggi (quella tra Connors e Maria Sharapova), durata più o meno una settimana. Come a sottolineare leciti dubbi che tutti hanno. Dubbi che crescono proprio se, come evidenziato da più parti, si confronta la tendenza al “perfezionismo” di Novak con il personaggio Boris, o meglio quella figura che ultimamente ha fatto parlare di sé in tutti i frangenti tranne che nel tennis.
Il tutto mentre oggi sulla metro volavano frasi del tipo “Ma questo qui sul giornale non è quel giocatore di poker fallito…?”
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