Atp Finals Londra. Djokovic: «Devo tanto al servizio» Nadal: «Concesso troppo»

Dal nostro inviato a Londra, Diego Barbiani

Novak Djokovic è esausto ma felice. E’ ancora lui il campione delle Atp Finals e per prima cosa ha comunque voluto fare i complimenti all’avversario: «Lui merita di essere al n.1 dopo questa grande stagione, è migliorato tantissimo e questo perché nei nostri match ci spingiamo sempre verso il limite. Abbiamo giocato tante volte contro e per me è sempre difficile batterlo perché è uno tra i più preparati mentalmente.

Dopo lo US Open ho analizzato con il mio team gli errori commessi e capito dove poter migliorare».

«Devo tanto al servizio – ha aggiunto – che in questi ultimi mesi ma soprattutto in questo torneo, ha saputo regalarmi tante soddisfazioni. Sono davvero contento del mio finale di stagione, contro Nadal provenivo da due sconfitte molto pesanti eppure sono riuscito ad infilare la seconda striscia di vittorie più lunga della mia carriera. Soprattutto contro Rafa – ha rivelato – sto cercando di scendere più a rete perché lui è bravissimo a difendere ed i miei colpi spesso non hanno effetto. In un anno credo di essere migliorato tanto».

Inizierà anche per lui la off-season, non prima però di aver disputato la finale di Davis a cui ovviamente tiene tantissimo. «Abbiamo una grande opportunità perché giochiamo in casa con il pubblico che sarà quasi tutto per noi. Però sfidiamo i campioni in carica, non sarà per niente semplice». Al termine, partità per una settimana verso il Sud-America dove disputerà delle esibizioni in compagnia di Nadal (che ormai, ha detto, vede più di sua mamma), poi programmerà la stagione in vista dell’esordio che avverrà agli Australian Open.

Ripensando alla stagione, Djokovic si è detto «soddisfatto, se non fosse per quelle tre importantissime partite che ha perso nei tre Slam (le finali di Wimbledon e US Open, la semifinale al Roland Garros). I tornei dello Slam sono quelli che voglio vincere, sempre. Questa sarà la mia priorità per il prossimo anno».

Al termine una domanda secca: per il 2014 è meglio tornare al n.1 o vincere il Roland Garros? «Entrambi!»

Rafael Nadal, molto imbronciato e dispiaciuto, ha commentato la sua sconfitta: «Il livello tra di noi è stato simile, non però per quello che riguardava il servizio. Ho servito davvero male, lui anche grazie a questo ha sempre avuto un vantaggio. All’inzio – ha aggiunto – lui era molto propositivo, poi dal quarto game non ho più visto tanta differenza. Resta il fatto però che era sempre avanti nel punteggio e non giocavo in maniera buona per recuperare».

Rafa ieri parlava di utilizzare un’aggressività maggiore, ma forse il serbo è riuscito a contrastarlo con ulteriore forza. «Ha semplicemente giocato meglio – ha detto – Resta comunque il fatto che sia bello giocare trentanove volte contro lo stesso avversario, vuol dire che entrambi sappiamo essere molto competitivi in tutti i tornei a cui prendiamo parte. E’ un momento speciale per il tennis, non so se il migliore o meno, però io voglio mantenere alto il livello anche nei prossimi anni».

Un piccolo accenno a quello che sarà l’inizio della prossima stagione: «Dopo un breve impegno con la mia fondazione giocherò alcune esibizioni in Sud-America per poi fare ritorno in Spagna. Ho in programma una visita di controllo al ginocchio. La mia stagione – ha concluso – partirà poi da Abu Dhabi e da Doha, ma per il poco tempo che avrò per preparare questi eventi non mi pongo grandi aspettative».

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