L’eleganza del riccio…versione Bartoli e Li Na casalinga poco disperata

 

Tennis Wta – Open Gdf Suez 2012 – Day 1

Primo giorno del torneo. E primo match del tabellone principale…di doppio! (tanto per la cronaca le ceche Safarova/Zakopalova battono in due set Koryttseva/Woehr)
Per dare tempo dopo la Fed Cup (vera rivale del torneo parigino) alle giocatrici di riprendere un po’ fiato dopo le fatiche con le loro nazionale, il primo turno di singolo è stato spostato a martedì.

Per la prima giornata di singolare si giocano solo gli ultimi 4 match di qualificazione. Quattro battaglie per quei quatro posti nel tabellone principale che vale un assegno di 4.800 dollari.
E mentre otto ragazze se la danno di santa ragione, a parte la Brianti che le prende tante e ne da poche (perderà dalla Barrois 60 63). Certo avesse saputo qualche ora più tardi di essere una delle due lucky loser si sarebbe arrabbiata molto di meno con se stessa. A seguirla anche Laura Golarsa, grata di essere stata chiamata dalla Brianti alla fine del primo set, così da poter fare una corsetta, principalmente per riscaldasi. D’altra parte qual è l’ accessorio più utilizzato all’interno dei questo stadio? La sciarpa! C’è anche chi porta il cappellino di lana e qualcuno, fra pubblico, amici e famigliari delle giocatrici indossa il colbacco!

Ma possibile che sono due giorni cha parlo di quanto fa freddo qui? Possibile. E si spera che da domani, alzino un po’ la temperatura del riscaldamento centralizzato. Perché la Sharapova sarà pure siberiana ma è cresciuta in Florida e se le fanno prendere un altro raffreddore, nel suo piccolo, anche la Sharapova si…stranisce.
Insomma contiamo tutti sul carisma Maria e sul fatto che il torneo è dell’IMG che cura anche gli interessi della russa.

Passando dal termometro al tennis parlato. Oggi conferenza stampa di Bartoli, Li Na e Sharapova.
La francese arriva elegantissima, perfettamente truccata, giacca di Chanel, borsa Louis Vuitton, scarpe con tacco a spillo da 10 cm talmente fino, ma così fino da poter torturare i microbi. Marion, è in grande forma, abbronzata, rilassata. Sulla sua eleganza scherza ‘Ho messo la prima cosa che capitava, quello che si mette per andare a fare la spesa al supermercato’. Qui c’è una certa curiosità nel vedere come reagirà il pubblico parigino. Sono infatti alcuni anni che non giocava questo torneo anche perché l’ultima volta nel 2008 uscì tra i fischi. Ma in questi anni lei è cambiata, i suoi risultati sono cambiati, la classifica è cambiata. E’ diventata la n.1 di Francia e n.7 al mondo. E poi lo scorso anno è di nuovo sbocciato l’amore con i tifosi francesi a Strasburgo e Roland Garros. Quindi perché non qui? “Mi dovrò meritare il sostegno del pubblico con il mio gioco e con i risultati. Certo, pur di avere il fantastico fan club di Amelié a sostenermi farei di tutto. Ho pensato anche di mettere la scritta Mauresmo sul dietro della maglietta!”
Alla Bartoli piace questo suo nuovo status e non gli pesano gli impegni di promozione per la Wta che come top 10 è obbligata a far fronte. D’altra parte con l’assegno del bonus che prenderà a fine anno questi sacrifici si possono anche fare.
Marion comunque ha una qualità, risponde sempre con grande sincerità e lucidità. Quando le chiedono della situazione con la Federazione, sorride fra il divertito e il rassegnato’ Quando mi hanno proposto di giocare la Homan Cup, è stata la prima volta ed è stata una esperienza fantastica. Ma non ha nulla a che vedere con la Fed Cup. Io ho continuato a mantenere la stessa linea di condotta (cioè a voler avere con se il suo coach ndr). Le mie possibilità di partecipare alle Olimpiadi sono molto scarse perché non ho i requisiti per essere selezionata (ovvero la partecipazione alla Fed Cup ndr) e per avere una wild-card deve esserci ok della federazione…e non è questo il caso”
Quando le chiedono del caso Rezai…”Va bene. E allora continuiamo va…” Ma sempre con un sorriso. Sottolinea che non ha tutti i dettagli ma spera sopratuto che Aravane Rezai possa tornare al suo miglior livello “Vale a dire quello delle migliori giocatrici al mondo. Non si vince un torneo importante, sulla terra battuta, come Madrid solo per fortuna”

Un nota mia personale: di Marion Bartoli ho spesso letto commenti negativi. Come se il suo modo, per alcuni irritante, di giocare e di stare in campo, fosse lo stesso fuori dal campo. Eppure io non l’ho mai sentita parlare male di una altra giocatrice. Mi da l’impressione di una ragazza che segue la regola ‘se non ho nulla di buono da dire su qualcuno, preferisco stare zitta” E quelle rare volte in cui invece è successo, e’ sempre stato in risposta ad attacchi a volte molto violenti, delle altre ragazze.
Chi non si lascerà guidare dalle ‘antipatie’ tennistiche, scoprirà una ragazza interessante, brillante molto lucida nelle sue analisi, mai banale. Insomma, secondo me, guardare oltre i suoi ‘rituale’ tennistici, vale lo sforzo .

Come in una catena di montaggio: fuori Bartoli, dentro Li Na.
La vincitrice di Roland Garros torna a Parigi nove mesi dopo la sua vittoria. Arriva e l’impressione e che non sappia proprio bene dove si trovi. In effetti conferma la cinese, il fuso orari si fa sentire e spera di recuperare in fretta. Cosa hanno in comune Bartoli e Li Na? Una sincerità disarmante.
Le chiedono se dopo la vittoria nello Slam, tutti i suoi impegni extra-tenistici con gli sponsor l’abbiano distratta. “Sì, mi sono completamente deconcentrata. Il mio manager dopo la vittoria di Parigi, ha fatto un ottimo lavoro! Tutti quei sponsor che mi cercavano. Mi sono lasciata coinvolgere completamente dai miei obblighi fuori dal campo da tennis. Per me tutta quell’attenzione era nuova. Mi sono anche detto forse mi dovrei ritirare, perché non mi riesco più a concentrare C’è voluto del tempo per ritrovare il mio spirito e mi sono detta che il mio mestiere non è fare servizi fotografici ma essere una giocatrice di tennis. Mi piace la vita della tennista, giocare i tornei ogni settimana incontrare le amiche. Adesso mi rendo conto perfettamente di cosa sto facendo ”
Li Na ha studiato Giornalismo all’università, ma non si vede in questa veste quando terminerà di giocare…”Ci sono cos’ tanti ottimi giornalisti in Cina, non hanno certo bisogno di me!” Anche perché con un conto in banca, grazie anche a tutti gli sponsor che le hanno fatto fare tutti quei servizi fotografici…di lavorare non ne avrà proprio bisogno, lei sogna di fare la casalinga, prendersi cura della sua famiglia e vivere in Cina. Il sogno quasi banale di una futura casalinga cinese certamente non disperata.

E poi per ultima la testa di serie n.1: Maria Sharapova. Arriva e già la vedi che svetta su tutti. Alta di suo ,più un altro bel palmo di altezza lo guadagna solo per la personalità. Viene accompagnata anche da una guardia del corpo. Il tizio avrà anche le spalle larghe ma è decisamente più basso della russa e praticamente non lo nota nessuno. Maria si siede e subito si mette nella sua tipica espressione da conferenza stampa: testa un pochino inclinata e la guancia destra appoggiata sulla mano. Domande e risposte si susseguono con una cadenza talmente prestabilita da sembrare un film già visto: Maria è soddisfatta, anzi molto sorpresa del suo risultato nel suo primo torneo dell’anno. Ma è solo il primo passo di una lunga stagione, il cui obiettivi sono i due tornei sull’erba: prima Wimbledon e poi le Olimpiadi, il suo sogno da bambina. Quel sogno che 4 anni fa diventò anche il suo incubo quando si infortuno poche settimane prima dei Giochi Olimpiaci alla spalla. Un infortunio dal quale c’è voluto tempo e ferma convinzione nei suo mezzi per recuperare.
Della sua partecipazione lo scorso anno ‘Mi ricordo si essere rimasta nella mia camer
a d’albergo ammalata e tutte le ore chiedevo al medico se potessi giocare. E lui mi ripeteva ogni volta no, almeno finchè la tua faccia sarà arancione!”

Le ricordano che a fine torneo ci sarà l’esibizione di quattro grandi ex-campionesse, Seles, Navratilova, Hingis e Mauresmo e se una di queste l’ha ispirata. “Assolutamente sì, Monica Seles. Ho avuto il piacere di giocarci contro un paio di volte ad inizio della mia carriera e ha sempre vinto lei, anche piuttosto facilmente. Ma per me è stato un onore giocarci contro”

Avesse saputo che a qualche centinaio di chilometri da Parigi, Monica Seles suggeriva a Maria e alla Azarenka di domandarsi in tutta onestà se i loro ‘grunts’ servano per farle giocare meglio o solo per infastidire l’avversaria, probabilmente Maria avrebbe alzato gli occhi al cielo, fatto un sospiro e aggiunto con un sorrisetto ironici dei suoi “Monica…ma proprio tu dici queste cose?”

Programma di martedì 7 febbraio.

Central (dalle 11.00)
1. Barbora Zahlavova Strycova vs. Mona Barthel
2. Tsvetana Pironkova vs. Li Na (NB 13.00hrs)
3. Lucie Safarova vs. Angelique Kerber
4. Julia Goerges vs. Shahar Peer

Court 1 (dalle 11.00hrs)
1. Alberta Brianti vs. Petra Cetkovska
2. Dekmeijere/Klemenschits vs. Coin/Parmentier
3. Niculescu/Rosolska vs. Hrdinova/Pliskova
4. Bratchikova/Jurak vs. Brianti/Cornet
5. Polona Hercog vs. Chanelle Scheepers (NB 17.00hrs)
6. Craybas/Zahlavova Strycova vs. Grandin/Uhlirova
7. Petra Martic vs. Greta Arn

 

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