Murray: “Forse mi fermo fino allo US Open”

L'intervista di Andy Murray, numero uno e detentore del titolo, dopo l'eliminazione ai quarti di finale di Wimbledon "Dovevo chiudere in tre set".

Come vuoi analizzare o criticare la tua partita di oggi?
Credo che ho avuto delle possibilità nei primi tre set. Nel secondo ero avanti 4-3 ed ho perso due volte il servizio. Ovviamente questo ha fatto girare quel delicato momento del match. Ho gestito per vincere il terzo, sai forse avrei potuto far mio il match in tre set e chiudere subito dopo aver ottenuto il break nel secondo parziale. Sam ha servito molto bene alla fine del match e questo l’ha aiutato con i colpi successivi, non ho potuto fare molto di più.

Eri dolorante in ogni momento?
Per tutto il torneo ho sempre avuto un po’ di dolore. Ho provato a fare del mio meglio fino alla fine, sono orgoglioso di questo. Ma ovviamente sono contrariato per aver perso a Wimbledon. Sono triste per com’è finita.

Hai avuto una discussione specifica a questo punto con il tuo team riguardo questo problema?
No no, prima del torneo, ma è stata una cosa a breve termine, volevamo giocare il torneo. Vuoi giocare tutti gli Slam e presentarti al meglio per giocarti le tue possibilità. Capisci è stata una decisione presa in poco tempo. Ovviamente ora ci siederemo con il mio team e guarderemo al prossimo impegno avendo a disposizione un po’ più di tempo. Allo Us Open mancano quante? sei, sette settimane ancora. Parlerò con il mio team già domani e capiremo cosa mi conviene fare per il futuro.

C’è la possibilità che tu possa perdere la tua posizione di numero uno nel ranking dopo questo torneo a favore di Djokovic. Come ti sentiresti se dovesse accadere? Hai lavorato duramente per arrivare a questo punto.
Ho parlato molto di questo negli ultimi mesi. Sta per accadere, penso che nessuno sia stato al numero uno per tutta la sua carriera. È sempre qualcosa che finisce. Non ho giocato bene quest’anno da meritare di restare lì per tanto tempo. Se non dovesse succedere alla fine di questo torneo succederà alla fine dello Us Open.

Sam è il primo giocatore statunitense a raggiungere una semifinale in uno Slam dal 2009.
Lui ovviamente ha giocato bene questo torneo. Ha cercato di essere aggressivo, la forza e la potenza che ha gli hanno dato buone possibilità di fare bene in questi eventi. Ha fatto anche un buon torneo qui lo scorso anno, sta servendo bene, credo viaggi intorno alla media di 25 ace ad incontro. Inoltre viene avanti un po’ più frequentemente che in passato e sa giocare le voleé.

Sam è alla sua prima semifinale adesso. Cosa deve fare per cercare di vincere il torneo? Sto pensando in maniera specifica al suo approccio psicologico.
Convincersi che lui può vincere è la cosa più importante. Ovviamente deve scendere in campo e giocare il suo gioco, come ha fatto oggi. Sarà comunque un lungo cammino. Quando calchi il campo di una semifinale o finale Slam hai bisogno di credere che puoi riuscirci.

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