Wimbledon: Wawrinka-Del Potro e Kyrgios-Brown, che partite!

 

TENNIS – WIMBLEDON – Di ROSSANA CAPOBIANCO – Le partite in programma oggi a Wimbledon sono tante, ma due su tutte attirano l’attenzione di un vero appassionato di tennis: Kyrgios-Brown e Wawrinka-Del Potro. Due match che promettono spettacolo (soprattutto il primo) ed equilibrio (il secondo). Chi vincerà?

I veri appassionati, i nerd tennistici difficilmente si entusiasmano per semifinali o finale, a meno che non siano tifosi dei protagonisti. Amano soprattutto le storie, i confronti di stili, i primi turni pericolosi o che promettono pepe e spettacolo. Oggi a Wimbledon il sogno di ogni nerd si realizza. 

Il ritorno del campione, Del Potro, pericoloso per chiunque perché non ha niente da perdere. “Quest’anno è soprattutto un ritorno nel tour, riabituarmi ai ritmi, al gioco, alla competizione. Dall’anno prossimo spero di poter competere a pieno regime”. E Wawrinka questo lo sa; oltrettutto, per lo svizzero questa è la peggior superficie, nella quale sta cercando di adattarsi il più possibile ma che mette in risalto tutte le sue debolezze, le fragilità del suo gioco, spesso troppo istintivo e soprattutto dalle ampie aperture. Deve stare molto bene Stan per colpire in anticipo e non incappare in errori costanti.

“Lui è un campione, lo so bene. Non è certo al suo meglio ma so che sarà una partita dura, me lo aspetto da quando ho guardato il tabellone, sono contento però che sia tornato”.

Le parole dolci per l’avversario le ha anche Kyrgios, grosso fan del tennis di Dustin Brown: “Lui è incredibile, mi diverto tantissimo a guardarlo, i suoi punti sono sempre spettacolari e questa è la sua superficie. Credo che lui aspetti questi due mesi dell’anno”.

Kyrgios-Dustin Brown potrebbe essere molto più spettacolare di Wawrinka-Del Potro, come stile di gioco. Entrambi amano giocare in maniera imprevedibile, si conoscono bene, sono amici. Certo classifica e potenza alla mano, l’australiano dovrebbe avere la meglio ma sono primi turni, è l’erba umida e fresca e un punto o due potrebbero fare la differenza.

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