Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
Iga Swiatek è al terzo turno dello US Open per il sesto anno consecutivo, e il particolare è forse significativo perché oggi la polacca si è messa un po’ nei pasticci contro Suzanne Lamens, numero 66 del mondo, che ha superato le due ore di gioco e ha dato diverse cose da pensare alla rivale.
Quella che sembrava una partita abbastanza instradata per la numero 2 del mondo, avanti a un certo punto 6-1 4-3 e servizio, è diventata una discreta fatica fino al 6-1 4-6 6-4 con la conclusione tra la soddisfazione per aver abbastanza ripreso tra le mani il controllo della situazione nel terzo set e i pensieri per più momenti in cui qualcosa è parso non girare più così bene.
Additata forse un po’ troppo frettolosamente come la principale favorita quantomeno alla finale nella parte bassa (vero è che si tratta della giocatrice probabilmente più in forma al momento, ma in questo Slam le insidie per lei possono essere varie a cominciare da palline con cui non ha mai avuto troppa confidenza), Iga è parsa gestire abbastanza bene un’avversaria ispirata e pure il controbreak a metà del secondo parziale sembrava non avere veri contraccolpi, col nuovo vantaggio trovato sul 3-3. Da quel momento, però, qualcosa è cambiato. È venuto meno il ritmo al servizio e l’efficacia della prima palla, principalmente. E le seconde non davano vera sicurezza, col braccio meno fluido e più incerto, diventando docili prede delle risposte dell’olandese che ha ritrovato forza e carattere.
Lamens, per tutta la partita, ha fatto quello che poteva e ha spesso trovato bei punti, anche persi, dove sembrava poter far male col proprio dritto e in quella fase finale di secondo set con un’avversaria di colpo un po’ incerta ne ha approfittato alla grande riagganciando la parità e andando all’attacco sul 5-4, prendendosi il nuovo break e il set. Iga ha un livello superiore, ma la situazione non era comodissima e si è visto anche nel terzo dove al primo game in risposta in cui era competitiva ha subito fatto il break, poi raddoppiato sul 3-1. Finita qui? No, perché dopo il cambio campo di nuovo il servizio non l’aiutava e sulla seconda ormai Lamens entrava facilmente. Suzanne è arrivata fino al 3-4, con Swiatek brava a quel punto a non concedere più nulla, ma non era questa la partita in cui si prevedevano problemi per lei. A Wimbledon ha avuto un momento simile contro Caty McNally al secondo turno, qui la dinamica è un po’ diversa e sta a lei ora evitare un contraccolpo. Perché al terzo turno il livello salirà e ci sarà Anna Kalinskaya, battuta sì di recente a Cincinnati ma capace di fornirle palle tese e piatte che se sarà ancora un po’ incerta rischieranno di darle abbastanza fastidio.
Tra gli altri risultati, bel successo per Naomi Osaka contro Haley Baptiste (6-3 6-1) e tabellone che ora per la giapponese potrebbe farsi intrigante, con un terzo turno opposta alla vincente tra Daria Kasatkina e Kamilla Rakhimova. Vittorie anche per Beatriz Haddad Maia e Maria Sakkari, future avversarie al prossimo round.