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30 Ago 2025 23:08 - Senza categoria
Sinner: “Non sono una macchina, anche io a volte faccio fatica”
di Redazione
“Sono molto contento di essere riuscito a portare a casa questa partita molto difficile, il pubblico mi ha dato la spinta”. Così Jannik Sinner ai microfoni subito dopo aver battuto il canadese Denis Shapovalov nel suo match di terzo turno degli US Open, terminato 5-7 6-4 6-3 6-3 in suo favore. “È stata una grande settimana, ora voglio pensare alla prossima partita che sarà dura comunque vada – ha detto ancora il numero 1 del mondo -. Questo è un posto a cui sono molto legato, per me è molto importante stare qui, sono molto legato a New York. L’energia del pubblico mi ha sostenuto? non devo dire nulla su quello che il pubblico può fare per me, è sempre straordinario riuscire a giocare qui, è un grande privilegio, e in questa città è ancora più bello”.
“Ero in un momento difficile oggi, ma ho cercato di starci mentalmente e sono contento. Shapovalov ha giocato un ottimo tennis, ha servito molto bene. Ha retto abbastanza bene il mio servizio. Sul servizio non mi sento come vorrei in questo momento, lo devo accettare”, ha detto Jannik in conferenza stampa. “Credo che oggi mentalmente ero in buona forma e oggi mi serviva quella parte. La partita è stata molto dura, c’era tensione, grandi sbalzi. Sono contento di come sono riuscito a stare in campo e portarla a casa”, ha aggiunto Sinner spiegando di aver interpretato “tatticamente abbastanza bene la partita”.
“Non sono una macchina, faccio fatica anche io a volte”, ha detto Sinner. A chi gli chiedeva se sentisse la pressione di dover difendere il titolo di numero uno al mondo, l’azzurro ha risposto: “Ho pressioni, c’è tensione ed è normale. Sono in questa posizione da più di un anno e la devi gestire. O riesci a gestirla o non riesci. Però non sto pensando che sono il numero uno. Per il 90% vado in campo che sono sempre il favorito e lo devi gestire. Ci sono delle cose fuori dal campo che devi gestire però fa parte del lavoro. Meglio avere tutte queste cose che non averle”. Secondo Sinner quello che è importante è “avere delle persone giuste intorno a te. Ti fanno vedere le cose in modo diverso e anche onestamente. Non sento di dover dimostrare sempre: sono umano e posso perdere come posso vincere, però ho dimostrato che posso vincere tornei importanti. Però non mi metto pressione che devo sempre dimostrare”, ha aggiunto.