Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
“Vedevo la pallina sdoppiarsi, così ho capito che c’era qualcosa che non andava”. L’ex stella del tennis Monica Seles ha rivelato che tre anni fa le è stata diagnosticata la miastenia gravis, una malattia autoimmune neuromuscolare che causa stanchezza e debolezza. Una malattia per la quale non esiste una cura, sottolineano diversi media americani che riportano l’intervista all’ex campionessa, ed è più comune nelle donne di età inferiore ai 40 anni e negli uomini di età superiore ai 60 anni. Seles, 51 anni, racconta di aver notato i primi sintomi quando giocava con altre persone e di aver visto due palline arrivare verso di lei invece di una. La vincitrice di nove titoli dello Slam e a lungo numero 1 al mondo si è quindi rivolta a un neurologo avendo notato anche debolezza a braccia (“anche solo asciugarmi i capelli è diventato molto difficile”) e gambe.
“Ho dovuto, in termini tennistici, resettare diverse volte. La prima quando sono arrivata negli Stati Uniti (dalla Jugoslavia, ndr): non parlavo la lingua e ho lasciato la mia famiglia. È stato un periodo molto difficile – ha ricordato Seles – Poi, ovviamente, diventare una grande giocatrice è anche un reset, perché fama, denaro, attenzione cambiano la vita ed è difficile per una sedicenne affrontare tutto questo. Anche dopo essere stata ferita ho dovuto fare un reset totale. La diagnosi di miastenia gravis è un altro reset, ma come dico sempre ai ragazzi che seguo ‘bisogna sempre adattarsi, la palla rimbalza e bisogna adattarsi’. È quello che sto facendo ora”.
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