Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
Sei anni dopo Bianca Andreescu, il Canada torna a sognare di avere tra le mani qualcosa di davvero importante nel circuito WTA. Quando nel 2019 la giocatrice nata a Mississagua, sobborgo di Toronto, si imponeva nel torneo ‘1000’ della località canadese metteva di fatto le basi per l’exploit ancor più grande di un paio di settimane dopo allo US Open e ancora oggi, al di là di infortuni continui e discese agli inferi del ranking, il suo nome è sempre associato a una giocatrice particolare, capace di offrire qualcosa di diverso rispetto a tante altre e capace di far male se in giornata.
Adesso, nel 2025, c’è Victoria Mboko. Nata negli Stati Uniti (Charlotte, Carolina del Nord) da genitori emigrati dalla Repubblica Democratica del Congo, si è trasferita a Montreal poco dopo e quest anno, lei che è classe 2006 (compirà 19 anni il 26 agosto) sta ampiamente meritando il titolo di newcomer of the year. Cinque titoli ITF nei primi sei tornei stagionali, le prime vittorie nel circuito WTA a Miami e da lì passo dopo passo apparizioni sempre più interessanti anche di fronte a giocatrici di alto rango. Già a Roma, dove è entrata nelle qualificazioni grazie a una wild-card ricevuta per accordi di scambio tra la federazione tennis italiana e quella canadese, aveva tolto un set a Coco Gauff prima di cedere di schianto al set decisivo. Stavolta, invece, ha colto l’occasione nel modo migliore possibile.
Negli ottavi di finale del torneo di casa, Mboko si è imposta 6-1 6-4 qualificandosi per i quarti di finale. La vittoria contro la numero 2 del mondo fa (tanto) rumore, per ovvie ragioni, ma ha delle fondamenta importanti: i lungolinea della canadese sanno lasciare ferma anche una dalle qualità di copertura come Gauff, che pure in un periodo poco brillante comunque offre qualcosa e non si butta via come ha fatto stasera per i primi 40 minuti circa. Può perdere male, come accaduto nell’ultimo game al servizio sul 4-5, o non cogliere l’occasione di essere più propositiva sul 4-4 15-30, ma per diversi tratti non sapeva trovare soluzioni nel palleggio e nel ritmo. Si son notati i problemi al servizio, stasera abbastanza limitati nei doppi falli ma comunque spesso in sofferenza con la seconda palla, e contro un’avversaria così ispirata erano una notizia pessima per le sue speranze, ma cedere così tanto campo era spesso letale anche a livello di fiducia e motivazioni verso un’avversaria che non aveva bisogno di altro anche per infiammare il pubblico sugli spalti e spingerla verso un grande traguardo.
Ora, poi, Mboko ha grandi chance di fare ancor più strada. Sarà favorita nel quarto di finale contro Jessica Bouzas Maneiro (7-5 1-6 6-2 contro Lin Zhu) e chissà in una eventuale semifinale. Nell’altro quarto di finale della parte alta del tabellone si sfideranno Marta Kostuyk ed Elena Rybakina. L’ucraina ha trovato la terza rimonta consecutiva della sua settimana battendo 5-7 6-3 6-3 McCartney Kessler mentre la campionessa di Wimbledon 2022 ha buttato all’aria il primo set ma si è ripresa concludendo vittoriosa in oltre due e mezza contro Dayana Yastremska, superata 5-7 6-2 7-5.