Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
13 Lug 2025 08:43 - Senza categoria
Swiatek: “Inaspettato vincere qui, Wimbledon è incredibile”
di Diego Barbiani
Iga Swiatek in conferenza stampa è il ritratto della felicitò, e non potrebbe essere altrimenti quando si diventa campionessa di Wimbledon per la prima volta dopo tanta fatica fatta in passato sull’erba e nell’ultimo anno a livello personale.
“Questa vittoria significa molto” ha detto, “specialmente dopo una stagione con alti e bassi e aspettative deluse. Vincere Wimbledon è incredibile, il tennis continua a sorprendermi. Ho fatto di tutto perché andasse così, significa tanto”. E il 6-0 6-0 in finale contro Amanda Anisimova è un punteggio che a suo modo passerà alla storia come una delle vittorie più nette ai Championship in una storia ultra centenaria.
Non è stato facile per lei rimanere isolata da tutto quello che succedeva attorno, “ci siamo concentrati su noi stessi nel team, a volte i media mi descrivono male, in particolare nel mio paese, volevo essere lasciata in pace e fare il mio lavoro. Avevo già dimostrato tanto, eppure sembra sempre che debba vincere, ma è la mia vita, il mio lavoro, voglio farlo a modo mio”. E il riferimento è ai tanti dubbi insinuati nei mesi primaverili, oltre a vari attacchi più o meno diretti alla psicologa Daria Abramowicz. Ora, però, è tempo di guardare avanti con un’atmosfera più serena: “Forse il fatto che sia erba lo rende speciale, è inaspettato vincere qui, le emozioni sono diverse. A Parigi so che posso giocare bene, qui non lo sapevo. Rispetto gli altri tornei, ma questo e lo US Open mi danno sensazioni migliori, e una gran soddisfazione per aver fatto accadere tutto questo”.
Swiatek è giunta a questo torneo da numero 4 del mondo, ma il seed la vedeva addirittura al numero 8, il più basso per lei dal 2021: “Vero, la classifica… Ma qui non contava, dovevo solo pensare a giocare bene e migliorare”. E ha trovato un ottimo spirito partita dopo partita, anche con la vicenda della pasta con le fragole presentata al mondo dopo una vittoria e che ha fatto scatenare video e reazioni tra le più disparate ma rimane pur sempre un simbolo della tradizione polacca in lei, che ora è divenuta la prima del proprio paese a vincere qui: “Essere polacca è parte di me, ma non direi che per il mio paese era necessario questo, abbiamo avuto tanti buoni tennisti. Penso ad Agneska Radwanska. Spero di ispirare qualcuno”.
A risaltare, in queste tre settimane sull’erba, un servizio che spesso le ha dato una mano enorme: “Non ho mai servito così bene per tre settimane di fila, ho cercato di mantenere le buone sensazioni, senza sprecare punti, e il mio livello mi ha aiutato”. E così sono così 23 titoli su 28 finali disputate, 14 dei quali giunti perdendo quattro o meno game in finale, due finali vinte 6-0 6-0: “Il tennis è mentale, e fisico, devi avere buone partite prima, non fare troppa fatica, ed evitare lo stress. Ho usato l’esperienza, e ho cercato di godermi la situazione, sono stata concentrata ma mi sono divertita”.