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10 Lug 2025 17:23 - Senza categoria
Anisimova fa l’impresa: Sabalenka eliminata, finale a Wimbledon
di Diego Barbiani
[13] A. Anisimova b. [1] A. Sabalenka 6-4 4-6 6-4
Ha dovuto attendere sei anni per riavere l’occasione giusta tra le mani, e stavolta Amanda Anisimova non se l’è fatta sfuggire. Nel 2019, al Roland Garros, era avanti 7-5 3-0 contro Ashleigh Barty nella semifinale prima di essere rimontata e battuta ma oggi sul Centre Court di Wimbledon ha fatto l’impresa contro l’attuale numero 1 del mondo Aryna Sabalenka.
Un 6-4 4-6 6-4 in circa due ore e mezza di lotta, una sfilata di potenza e aggressività dove ha prevalso lei, la ragazza che nel 2018 poteva essere in rampa di lancio per qualcosa di importante e invece tante (troppe) vicissitudini nella sua vita privata a cominciare dalla morte improvvisa del padre, allora allenatore, a fine agosto del 2019, l’hanno rallentata.
Amanda ha fatto tutto come poteva, ripetendo la narrazione che nei confronti diretti contro Aryna ha tanto da guadagnare avendo vinto ora sei volte in nove partite. Avevano giocato contro negli ottavi del Roland Garros, Sabalenka si era imposta in due set, ma la fatica fatta nel primo parziale ricalcava anche lì le sensazioni di quanto questo match up non le piaccia. E sull’erba tutto si è accentuato, perché ha dovuto forzare dai primi punti per sentirsi a galla. Aveva accettato una partita di potenza dove però la sua palla non sembrava viaggiare con la stessa fluidità di Anisimova e, come avvenuto anche nelle scorse partite, si è trovata con qualche problema da gestire. Sempre dietro nel punteggio, servendo per seconda, ha dovuto cercare di tenersi a galla sul 4-5 ma sul set point concesso ha commesso un doppio fallo dolorosissimo, abbastanza simile a quello che nel secondo parziale sul 3-3 è costato il break alla statunitense.
Faticando, come nel match contro Laura Siegemund, Aryna trovava la via del secondo set concretizzando il quinto set point, ma non aveva alcun vantaggio all’inizio del parziale decisivo e finiva subito indietro di un break. Anisimova è riuscita ad allungare, ha sentito il momento sul 5-3 non sfruttando il match point col servizio a disposizione ma sul 5-4, in risposta, è riuscita a prevalere giocando anche sui nervi di un’avversaria di nuovo in affanno immediato.
Potevamo contare i tanti vincenti, gli ottimi colpi, la facilità con cui Anisimova colpisse la palla e come Sabalenka cercasse (anche) di rallentare il ritmo, ma tutto ricade sulle difficoltà di Aryna quest anno nei grandi tornei. E dopo le due grandi delusioni delle finali Slam perse tra Melbourne e Parigi, qui si è fermata a un set dalla finale e lo sguardo uscendo dal campo era tanto deluso per un’altra occasione mancata. Sono solo tre i titoli ottenuti quest anno malgrado l’enorme costanza, gli oltre 7000 punti che le hanno già dato l’aritmetica qualificazione alle WTA Finals. Di contro, c’è la fatica e la difficoltà che sta emergendo nell’imporsi nelle situazioni delicate. Amanda, invece, al di là della gioia ora dovrà recuperare quanto più possibile perché sabato pomeriggio sarà lei in campo per cercare la vittoria Slam in una sfida che sarà contro Belinda Bencic o Iga Swiatek.