Sinner: “Felice della semifinale. Musetti? Vorrei rubare tanto del suo tennis”

Le parole del numero 1 del mondo dopo il successo su Bublik a Parigi

“Sono felice di essere in semifinale, in uno Slam è sempre speciale, perché se con giocatori come Bublik commetti tanti errori è difficile. Stasera guarderò un pochino la partita tra Zverev e Djokovic, però cercherò anche di spegnere il cervello, mi vorrò rilassare”. Così Jannik Sinner dopo aver raggiunto la semifinale al Roland Garros. “Sono rimasto concentrato su me stesso, sapevo che Bublik poteva avere degli alti e bassi – ha detto il numero 1 del mondo -. Dovevo rimanere costante e penso di esserci riuscito”. Con questa vittoria Sinner sale a quota 19 successi consecutivi negli Slam: è il più giovane a raggiungere questo traguardo da Rafa Nadal nel 2008.

“Ho giocato contro Bublik un paio di volte in passato e sapevo cosa aspettarmi, ma con lui non si sa mai cosa può succedere. Merita di raggiungere i quarti di finale, è un avversario davvero molto forte. È stata un’ottima prestazione da parte mia”, ha dichiarato Sinner, a cui è stato anche chiesto se guarderà la partita tra Djokovic e Zverev: “Guarderò la partita per un po’, anche se cerco sempre di staccare la spina quando sono fuori dal campo. Gli Slam sono molto impegnativi mentalmente, sono due settimane molto lunghe. Andrò a cena e cercherò di rilassarmi e recuperare. Sarà una grande partita e spero di essere pronto”.

In conferenza stampa Sinner ha poi parlato di Lorenzo Musetti, anche lui in semifinale a Parigi. Un evento, quello di due azzurri in semifinale nello stesso Slam, che non si verificava dal 1960. “Vorrei rubare tanto del tennis di Musetti. Ha una mano incredibile, cambia traiettoria, velocità. Ha migliorato tanto il servizio. Dopo questo torneo sarà numero cinque al mondo e questo dice tutto”. “Lo ammiro tanto, gli auguro il meglio”, ha proseguito Sinner. Fuori dal campo, ha poi aggiunto replicando a una domanda, più specifica, sul fatto che Musetti ha già messo su famiglia, “ha fatto scelte diverse: ognuno di noi è diverso e credo che gli abbia fatto bene. Ha trovato una stabilità, la sicurezza, e credo questa sicurezza la porti anche in campo. Se lui è contento, siamo tutti contenti. Lo vedo molto tranquillo, concentrato sui suoi obiettivi”.

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