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01 Giu 2025 14:03 - Senza categoria
Paolini spreca, Svitolina ai quarti salvando 3 match point
di Diego Barbiani
Il cammino di Jasmine Paolini al Roland Garros si è arrestato in maniera molto simile a quanto successo all’Australian Open, con Elina Svitolina a risalire da un set e un break di ritardo per dominare poi nel parziale decisivo. A rendere ancor più negativa la giornata dell’azzurra, però, ci sono tre match point non sfruttati nel finale di seconda frazione per il 4-6 7-6(6) 6-1 conclusivo in favore della giocatrice di Odesa, per la quarta volta in carriera tra le migliori otto a Parigi.
Una sconfitta pesante, anche perché di fatto “brucia” nel ranking i 1000 punti ottenuti a Roma con un -1000 ottenuto nella differenza tra la finale 2024 e gli ottavi di questa edizione. Un dato magari marginale, dato che era comunque davvero complicato pensare di risalire un lato di tabellone francamente durissimo, ma che racconta un po’ di più l’amarezza per essere stati tre volte a un punto dai quarti di finale e aver giocato con molta incertezza le occasioni decisive.
Non è stata una partita regolare dal punto di vista dei servizi, che han funzionato pochissimo per entrambe fin dalle prime battute. Per questo, anche, il filo logico della gara era un braccio di ferro continuo da fondo dove Jasmine doveva spesso regolare i propri colpi sulle palle sporche e cariche di effetto che arrivavano ed Elina che cercava di far valere il proprio dritto ma troppo spesso risultava altalenante. Nel secondo parziale, soprattutto, gli scambi lunghi aumentavano e con essi anche gli errori, segno di tensione e nel caso di Paolini forse anche scarsa fiducia perché è dal primo turno contro Yuan Yue che non la si è vista mai completamente a suo agio. Sapeva districarsi nella lotta, in un testa a testa, ma non riusciva a prendere il comando delle operazioni col dritto non sempre incisivo come doveva invece essere per sovrastare quella diagonale di gioco a lei davvero favorevole.
Paolini, in ogni caso, ha sulle spalle il peso di aver servito per il match sul 5-3 nel secondo parziale e di aver avuto i primi match point in risposta, sul 5-4 15-40: nessuno dei due ha dato i frutti sperati e soprattutto sul secondo è incappata in un errore col rovescio colpito forse con troppa fretta. Elina, risalendo, ha tenuto e si è ben salvata sul 5-6, ma di nuovo nel tie-break faticava a sua volta a prendere la testa facendosi riprendere abbastanza facilmente dal 4-1 e servizio. Nei momenti cruciali, però, ha avuto ragione lei: malgrado il punto perso alla battuta sul 5-5, ha condotto molto bene lo scambio successivo scendendo a rete (una novità ripensando alla Svitolina di qualche anno fa in questi momenti delicati) e trovando l’ottima chiusura con la voleè. Continuando con l’inerzia a favore si è presa il parziale, prima di involarsi nel set decisivo.
Un risultato per lei pesante, anche perché il ritmo che sta tenendo fin qui in stagione varrebbe ampiamente un posto tra le prime 10 del mondo, dove lei è stata per tanti anni prima di problemi fisici e la successiva maternità. Martedì, un nuovo quarto di finale Slam contro Iga Swiatek o Elena Rybakina.