Sinner incontra Papa Leone XIV e gli dona una racchetta: “Vuole giocare?”

Il numero 1 del mondo è stato accompagnato dalla famiglia

Jannik Sinner e il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, sono stati ricevuti questa mattina dal nuovo Pontefice, Leone XIV. Insieme al numero 1 del mondo anche la sua famiglia e quella del presidente della federazione. Nell’udienza privata di questa mattina dove Papa Prevost ha ricevuto Sinner e Binaghi, la Federazione ha portato con sé dal Pontefice anche i trofei vinti a Malaga dalle nazionali azzurre maschili e femminili 2024 di Coppa Davis e Billie JK Cup. “Si, è nota la passione del Papa per lo sport”, ha detto il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni, confermando la passione di Leone XIV per il tennis, sport che praticava in passato.

Jannik Sinner inoltre ha regalato una racchetta da tennis al Papa. Il campione aveva la sua e anche una pallina e ha chiesto a Leone: “Vuole giocare?”. Il Papa gli ha mostrato la sala con lampade e altra mobilia e ridendo ha risposto: “Lasciamo stare, qui meglio di no”. Leone ha anche aggiunto ridendo: “A Wimbledon mi lascerebbero…”, intendendo che sul famoso campo britannico lo avrebbero fatto giocare con la nuova racchetta. All’incontro col Papa Sinner era accompagnato dai genitori.

Dopo i saluti inziali, “Piacere, onorato” ha detto il campione, il numero uno al mondo ha presentato il padre e la madre al Pontefice che ha chiesto se parlassero tedesco e Sinner ha confermato: “Sì, noi parliamo tedesco”. Quindi Angelo Binaghi ha donato la tessera della Fitp a Leone XIV. Il Pontefice si è poi complimentato per il match di ieri (‘Hai vinto’, ha detto Prevost, e Sinner ha replicato: ‘Ci siamo riusciti’) e ha chiesto come stesse andando il torneo a Roma: “Siamo in gioco, all’inizio del torneo era difficile ma con tre partite abbiamo preso”, ha detto Sinner.

“L’incontro con il Santo Padre, avvenuto questa mattina in Vaticano, è stato molto emozionante”, ha detto il presidente della Fitp, Angelo Binaghi. “Per me, per Jannik e idealmente per tutta la nostra Federazione è stato un grandissimo onore, una giornata che non dimenticheremo mai – ha aggiunto -. Abbiamo respirato tutta la passione che Leone XIV ha per il nostro sport e questo ci ha riempito di orgoglio. Speriamo di poter abbracciare di nuovo il Santo Padre al più presto, magari su un campo da tennis”.

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