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30 Apr 2025 23:51 - Senza categoria
Sabalenka, vittoria ad alta tensione contro Kostyuk: in semifinale ha Svitolina
di Diego Barbiani
Si aspettava di capire cosa sarebbe successo alla parte alta del tabellone del WTA 1000 di Madrid, con Aryna Sabalenka che partiva grande favorita per la finale e aveva davanti a sé avversarie insidiose ma battibili soprattutto per la fiducia e l’esperienza che può mostrare alla Caja Magica, e invece il quarto di finale contro Marta Kostyuk si è rivelato oltremodo provante.
Tra motivazioni, sportive e non, e voglia di fare finalmente una prestazione importante, l’ucraina è stata vicinissima a fare il colpaccio ed è stata partita alla pari per circa due ore e mezza terminate 7-6(3) 7-6(7) in favore della numero 1 del mondo con tanto, però, di accesa polemica nel finale quando Sabalenka si è rifiutata di servire la seconda palla dopo aver sentito la pioggia cadere e l’arbitro, che non aveva sospeso, le ha dato modo di rigiocare la prima di servizio una volta che avrebbero chiuso il tetto. Poteva capitare in qualsiasi momento e questo è stato sul 5-4 Kostyuk nel tie-break del secondo parziale.
Marta vincerà il punto giocato alla ripresa, ma per quanto avesse ragione nel contestare la decisione dell’arbitro aveva subito il colpo e perso il ritmo indiavolato che stava tenendo. Non concretizzerà nessuno dei due set point, nemmeno quello sul 7-6 prima di cedere 9-7 a un’avversaria mai particolarmente ben voluta, oggi ancor di più bersaglio delle sue ire e coi fischi delle tribune piovuti in campo nel momento in cui Sabalenka stringeva la mano all’arbitro a fine partita. I motivi dei ‘buuu’ potrebbero essere generici, tra chi ancora non ha capito perché le ucraine non stringono la mano alle rappresentanti dei paesi invasori (ed è più un problema di queste persone) o perché non hanno apprezzato i momenti conclusivi. Ed è finita così, con Kostyuk furiosa nell’uscita dal campo pensando ancora a quel momento in cui Sabalenka ha deciso per prima che non voleva servire e ha avuto in dote dall’arbitro la possibilità di riservire la prima.
Il match fin lì era stato appassionante, un po’ per l’equilibrio inscalfibile e un po’ per l’adrenalina particolare che si respirava. Marta aveva meriti enormi, perché stava mettendo in campo un’aggressività e una ricerca del dritto sul dritto dell’avversaria come prima scelta per attaccare che spesso fruttava tanto. Aryna aveva sempre qualcosa in più da proporre, ma non riusciva mai a staccarsi e anzi proprio a seguito di un’ottima risposta Kostyuk attaccava col dritto e prendeva il primo break dell’incontro per salire 5-4. Ha provato in tutti i modi a prendersi il parziale, ma non ha sfruttato il set point avuto. Non si è demoralizzata e ha cancellato a sua volta con coraggio l’occasione concessa sul 5-6 prima però di capitolare nel tie-break. Un’ora e mezza di primo parziale, e non era comunque finita.
Kostyuk ripartiva come meglio non poteva, ma non sfruttava ancora il nuovo break di vantaggio. Veniva ripresa sul 2-2 ma riusciva a tenere la testa fino al 5-5 quando un po’ di tensione e un doppio fallo di troppo l’hanno costretta a cedere ancora il servizio. In risposta, però, tornava a esaltarsi e salvando un match point si portava a un nuovo tie-break, lì dove riusciva ad arrivare avanti nelle battute conclusive, prima del momento in cui si è sentita vittima di un torto. Per il punteggio, 5-4 divenuto 6-4, sembra quasi un discorso relativo, ma la grande tensione già di un momento per sé delicato ed enfatizzato ancor di più dalla partita e dai tanti significati che ci sono dietro, l’hanno mandata su tutte le furie facendosi anche scappare un commento rivolto al suo team: “lei (Sabalenka) non vincerà mai il premio sportività dell’anno, sicuro”. Aryna ha tirato dritto per la sua strada, ritrovando quasi subito spinta e comando, cancellando molto bene il terzo set point e colpendo un gran rovescio sul 7-7 prima di chiudere la pratica.
Il finale, molto su di giri, lascia il posto a quanto accadrà domani quando la numero 1 del mondo sarà di nuovo in campo (nel match serale, non prima delle 21:30) contro Elina Svitolina, con la memoria che va a quel momento a rete a fine gara del loro quarto di finale al Roland Garros 2023, in cui Sabalenka andò a rete e la guardò come ad aspettarsi una stretta di mano che non sarebbe mai arrivata (e lo sapeva) mentre Elina si allontanava venendo così sommersa dai fischi del pubblico e la bielorussa, nel frattempo, che tradiva un ghigno verso il proprio angolo appena dopo aver bevuto un sorso d’acqua.