Sabalenka altalenante, ma il tabellone l’aiuta. Male Pegula

Quest anno è fin qui una discreta costante per Aryna Sabalenka: la numero 1 del mondo non sta facendo vedere un livello irraggiungibile, tutt’altro, ma il proprio valore è spesso sufficiente a far sì che anche una giornata opaca possa comunque portarla alla vittoria. Anche per questo, con tabelloni che se possono le stanno strizzando un occhio, è stata fin qui capace di arrivare spesso in finale.

Dopo l’esordio un po’ balbettante contro Anna Blinkova, Sabalenka ha addirittura perso un set contro Elise Mertens malgrado il 2-0 di vantaggio cedendo sei dei successivi sette game alla belga, battuta nove volte in carriera su 10 precedenti. E a dimostrazione della differenza tra le due, quel 3-6 si è facilmente ribaltato in un 6-2 6-1 in proprio favore. Rimane però la parentesi negativa del primo parziale che va aggiungersi a diverse altre occasioni stagionali dove è sembrata peccare in attenzione e continuità di gioco. Mertens oggi ha dato il 110% finché ha potuto e senza avere quel genere di tennis aggressivo e di “rimpallo” nelle corde era un rischio enorme sulla durata di due ore, perché basta un calo e se Aryna si fosse ripresa sarebbe stata quasi impossibile da contenere.

Le basterebbe probabilmente poco per evitare questi black out: sta fisicamente bene, ha passato i primi mesi di stagione da leader e dovrebbe cominciare a scrollarsi un po’ di tensione e peso dalle spalle, sta lavorando continuamente per perfezionare alcune soluzioni tattiche che fino a qualche anno fa non erano parte del suo bagaglio tecnico (ed è uno dei principali motivi per cui ha fatto lo scatto in avanti più importante), ma fin qui malgrado le vittorie ci siano lascia ancora spazio per miglioramenti. Ed è comunque aiutata da un tabellone che meglio di così non poteva essere. Perché agli ottavi ci sarà Peyton Stearns, vincente 6-2 6-0 nella sfida tra outsiders contro Rebeka Masarova, e nei quarti arriverà una tra Marta Kostyuk (6-0 4-6 6-4 contro Veronika Kudermetova) e Anastasia Potapova, che ha salvato due match point (consecutivi) contro Sofia Kenin. Guardando ancora più in là, la parte alta del WTA 1000 di Madrid è quasi spogliato di tutte le teste di serie più alte: nella giornata terribile per Jasmine Paolini non ha fatto meglio nemmeno Jessica Pegula, travolta 6-3 6-2 contro Moyuka Uchijima, ed è fuori anche Elena Rybakina, superata 6-3 6-4 contro Elina Svitolina.

Risultati

[1] A. Sabalenka b. [28] E. Mertens 3-6 6-2 6-1
P. Stearns b. R. Masarova 6-2 6-0
[24] M. Kostyuk b. V. Kudermetova 6-0 4-6 6-4
A. Potapova b. [32] S. Kenin 3-6 6-4 7-6(6)
M. Uchijima b. [3] J. Pegula 6-3 6-2
[21] E. Alexandrova vs [14] D. Kasatkina
[17] E. Svitolina b. [10] E. Rybakina 6-3 6-4
M. Sakkari b. [6] J. Paolini 6-2 6-1

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