Sabalenka rimonta Kudermetova: primo titolo da n.1 del mondo

Ha impiegato un set e mezzo, e in generale ha avuto un atteggiamento abbastanza particolare in campo, ma Aryna Sabalenka è riuscita a battere Polina Kudermetova per mettere le mani sul WTA 500 di Brisbane che è anche il primo titolo in carriera da numero 1 del mondo del ranking femminile.

È il titolo numero 18 per lei, che ha rimontato la giovane tennista russa battendola 4-6 6-3 6-2 in un match come detto abbastanza particolare perché se l’esito non è più stato in bilico da quando la bielorussa ha strappato la battuta sul 2-2 nel secondo parziale, visto anche l’importante calo dell’avversaria, ma che è vissuto (anche) sugli stati d’animo della stessa Aryna. Infastidita da se stessa e tanto fallosa da uscire mentalmente dalla partita dal controbreak subito nella prima parte del match.

Lenta, un po’ goffa negli spostamenti, fallosa e succube del gioco della sua avversaria, Sabalenka subiva il break che le costava il primo parziale proprio nel decimo game. Nel secondo, a dimostrazione di qualcosa che ancora non quadrava, è arrivato un 6-3 che rimetteva sì tutto in equilibrio ma aveva appena 7 vincenti (e 7 gratuiti) nei numeri conclusivi. Polina, da quel break subito sul 2-2, era crollata nella tenuta. Non aveva più la forza di competere tenendo alta l’imprevedibilità delle sue accelerazioni, è mancata soprattutto spinta nelle gambe frutto di tanta stanchezza accumulata ed emersa quando è arrivato anche lo scoramento di aver visto la partita sfuggirle dalle mani.

Il match è così diventato un assolo senza troppe emozioni, con Aryna che nel terzo parziale viaggiava in quarta marcia e raccoglieva subito un break per andare poi 3-0 frutto anche dei tanti gratuiti che arrivavano. Kudermetova sbloccava il punteggio ma erano ormai solo folate, compreso un controbreak sull’1-5 che però non veniva concretizzato e terminava così una settimana comunque sia indimenticabile per tanti motivi. Sabalenka invece, al match point, come unica reazione ha avuto quella di alzare lo sguardo al cielo e farsi un segno di croce. E ora per lei parte la caccia a un terzo Australian Open consecutivo che sarebbe storico.

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