Rybakina riprende Vukov ma la WTA si oppone: aperta un’indagine

Stefano Vukov, ex coach di Elena Rybakina che la kazaka vorrebbe ora riportare nel suo team, è ufficialmente sotto inchiesta da parte della WTA che ha annunciato una indagine indipendente verso il coach croato tramite un comunicato di un suo portavoce al New York Times: “La WTA può confermare che Stefano Vukov è provvisoriamente sospeso in attesa di una investigazione indipendente su una possibile infrazione del codice di condotta. Per questo, Vukov non è eleggibile per un accredito WTA durante questo periodo. Per quanto la WTA generalmente non renda pubbliche queste vicende interne, crediamo ora sia il caso per far chiarezza dopo gli ultimi aggiornamenti che presentano in maniera errata la situazione”.

Negli ultimi mesi, tra voci più o meno considerevoli, la questione Rybakina-Vukov ha continuato a bollire lentamente. L’annuncio della separazione tra i due è arrivata ufficialmente a pochi giorni dall’inizio dello US Open ma l’ultimo contatto, e la decisione presa dalla stessa giocatrice comunicata al tecnico, è stato fatto al termine del torneo di Wimbledon dove Elena aveva raggiunto la semifinale.

Una parte raccontava di quel momento come una separazione sì sorprendente, dopo cinque anni importanti, ma accettata senza bruschi strascichi. L’ambiente nel tour invece, nemmeno troppo velatamente, è parso da subito molto più duro. Vukov non è mai stato troppo ben visto nel dietro le quinte. In certi momenti, alcuni suoi atteggiamenti per esempio in tribuna durante le partite erano segnalati come eccessivi fino al punto in cui la stessa Rybakina dovette pubblicare un comunicato su Instagram a difesa del proprio allenatore. Pam Shriver, ex tennista e dal 2023 parte del team di Donna Vekic, che negli ultimi anni ha raccontato la propria storia di abusi subiti da un ex allenatore, è stata spesso tra i più accesi critici e anche l’1 gennaio, alla luce del nuovo comunicato dove Elena ha riferito di riprendere Stefano come membro del proprio team ha scritto su Twitter: “È ora che tutto il nostro sport si opponga finalmente ai noti abusi e alle manipolazioni di culto dei giocatori. È una situazione molto triste e le mie preghiere sono con ER”.

Qualche anno fa, nell’estate 2020, intervistato da Spazio Tennis durante la pausa del tour per colpa della pandemia Vukov a sua volta mostrava quanto poco affetto provasse per la maggior parte dei personaggi del circuito WTA descrivendo molti di questi come degli approfittatori in un giro di pedine e chiamando per esempio Patrick Mouratoglou un “imprenditore, allenatore è una parola molto grossa in questo momento”. Alcune delle frasi più significative del passaggio sull’essere allenatore nel circuito WTA oggi: “Per non dire nomi, so che ci sono tanti ‘guru’ nel circuito femminile che si rigirano sempre le stesse giocatrici nelle prime 20 del mondo”; “Puoi darmi Simona Halep, la prendo, vinco due Slam di fila, e cosa faccio? Sono un guru? Scrivo un libro? No, assolutamente, e molta gente sta facendo questo”; “la gente è furba, ed è molto strano come le persone si avvicinino a te quando tu cominci a fare soldi. Quando tu cominci a fare soldi, la gente comincia a posizionarsi attorno a te in una certa maniera, dove ti chiudono la visione della realtà, a volte. Specialmente a queste ragazze, e dove riescono anche a convincerle di essere miglior coach, miglior guru”; “Elena ha vissuto certe esperienze sulla sua pelle che, vi dico, dopo un anno sul tour mi ha detto essere rimasta sbalordita, shockata: ‘Ma cos’è, un circo?’ Ci sono genitori che sono allenatori, allenatori o preparatori atletici che diventano fidanzati delle giocatrici, che è una cosa che non capisco assolutamente. Io non sputo nel piatto dove mangio, molta gente non ha questi valori”.

Tornando alla stretta attualità, nell’estate del 2024 qualche account su Twitter ha cominciato ad accennare a qualche problema di seria entità nel momento personale di Rybakina, che dopo la sconfitta a Wimbledon ha iniziato una fase dove ha giocato veramente poco, cancellandosi da diversi tornei comprese le Olimpiadi di Parigi, ritirandosi allo US Open dopo una vittoria e sparendo dalla scena fino alle WTA Finals. La separazione da Vukov ha alimentato ancor di più speculazioni e accuse su abusi subiti e Andy Roddick nel suo podcast con il giornalista Jon Wertheim raccontava di aver avuto voce che Stefano fosse stato a New York per lo US Open i contorni sono diventati ancor più sospetti. In autunno, infine, la giornalista russa Sofya Tartakova raccontava una sua versione della vicenda: Rybakina era descritta come psicosomaticamente a pezzi dalla fine della collaborazione; il problema alla schiena tanto citato come causa dei problemi fisici era una mezza scusa per non dire come non fosse pronta a giocare per quanto la dinamica di lavoro tra i due fosse divenuta insostenibile e portasse ancora degli strascichi; lui durante gli allenamenti spesso la riprendeva usando anche termini offensivi e aveva un atteggiamento da manipolatore che persino la famiglia di Elena sperava potesse liberarsene.

A Riyad, in occasione delle WTA Finals, fu chiesto alla kazaka di poter esprimere un suo parere sulla vicenda e lei non solo ha riconosciuto di aver letto quanto venisse detto ma è parsa cercare di spegnere ogni parola: “So che ci sono molti rumors che stanno circolando, ma sinceramente ci siamo soltanto separati. Credo abbiamo avuto cinque anni incredibili, abbiamo ottenuto tantissimo: ho cominciato con lui che ero fuori dalle prime 200. Credo sia solo un nuovo capitolo della mia carriera, voglio fare un nuovo passo. Sono però in buoni rapporti con Stefano, come fanno altri coach e allenatori”. Incalzata, ha ripreso: “Sì sicuro è un grande passo, ma credo sarà un buon cambio. Non è facile quando lavori per così tanto con una persona, sicuro. Però sì sono in buoni rapporti con lui e gli auguro solo che il meglio”. Nella stessa conferenza stampa, Rybakina annunciava l’arrivo di Goran Ivanisevic come nuovo allenatore per il 2025, fattore che ora diventa un po’ in dubbio. A quanto riferisce ‘The Athletic’, l’ex coach di Novak Djokovic, assunto con un contratto che prevede un periodo di prova, è stato un po’ preso alla sprovvista dall’annuncio di Elena, l’1 gennaio, di voler riprendere Vukov come elemento aggiuntivo del team. Il tutto dopo che 24 ore prima lo stesso coach abbia scritto un messaggio, reso pubblico, a Tartakova annunciando che sarebbe volato in Australia per sostenere Rybakina. In questo, va aggiunto come per ‘The Athletic’ la stessa giocatrice in questi mesi abbia avuto contatti continui col board WTA, non riconoscendo le accuse di abusi mosse contro di lui, cercando in tutti i modi di renderlo eleggibile per tornare ad allenarla, continuando regolarmente a sentirlo.

La vicenda è divenuta, così, sempre più particolare. Sempre secondo ‘The Athletic’, lo scorso 26 dicembre la WTA avrebbe modificato il proprio ‘Code of Conduct’ per aggiungere nuove norme di tutela in un documento di circa 50 pagine che lo stesso portale (che di fatto è la sezione sportiva del ‘New York Times’) ha annunciato di aver analizzato. Viene specificato che alcune regolazioni, tra cui il potere da parte della WTA di sospendere provvisoriamente un coach senza annunci o spiegazioni, sembrano conformi al caso Vukov-Rybakina, ma non sono parte del codice di condotta che è ora analizzato in questa indagine. Tra l’altro, viene citato come persone vicine alla tennista ora dicano anche che non sappiano cosa farà se a Vukov non verrà data la possibilità di allenarla, facendo esempi dal comprare biglietti per lui per essere comunque alle sue partite fino al boicottaggio dell’Australian Open e di altri tornei WTA.

Nel frattempo, proprio a causa dell’indagine in corso, a Vukov è stata vietata la possibilità di ottenere un accredito sia dalla WTA per i suoi tornei, sia da Tennis Australia per l’Australian Open. Stefano ha fin qui sempre negato ogni genere di infrazione del codice WTA, che ha deciso per questo passo dopo le continue lamentele mosse contro di lui circa la sua condotta, descritta come “intensa e dura” da altri dentro il mondo del tennis: “Sicuramente non ho mai maltrattato nessuno” è stato il messaggio inviato giovedì durante il volo per l’Australia. Secondo i rappresentanti WTA che hanno rivelato la questione, infine, l’indagine sul suo conto sarebbe alle fasi conclusive e un giudizio potrebbe arrivare nel giro di breve.

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