La finale dello US Open 2024 vedrà di fronte Aryna Sabalenka e Jessica Pegula esattamente tre settimane dopo lo scontro diretto che assegnò il titolo nel WTA 1000 di Cincinnati. La circostanza è la stessa dell’estate 2013 quando nei due ruoli ci furono ancora una statunitense e una bielorussa: Serena Williams e Victoria Azarenka.
11 anni fa Azarenka trionfò in Ohio in un match rocambolesco chiuso 8-6 al tie-break decisivo e salvando un match point ma fu Serena a festeggiare a New York con una finale vinta 7-5 6-7 6-1. Sabalenka stavolta vuole invece confermare il proprio dominio cercando anche di cancellare la finale persa a Flushing Meadows 12 mesi fa.
Sempre contro una statunitense, Coco Gauff, Aryna scese in campo sull’Arthur Ashe da favorita e si impose per 6-2 nel primo set prima di cedere malamente i successivi due, faticando a reggere il momento soprattutto da un punto di vista mentale e crollando definitivamente nel terzo. Alla lunga, quello fu forse il caso maggiore in cui la numero 2 del mondo perse l’opportunità di chiudere il 2023 da numero 1 del mondo venendo sorpassata nella Race proprio all’ultima partita da Iga Swiatek per circa 250 lunghezze.
Anche stavolta avrà di fronte una beniamina di casa, nata a Buffalo nello stato di New York, tifosissima dei Bills, ma con un percorso completamente diverso e una presa diversa nei confronti del pubblico. Quando c’è Gauff in campo l’elettricità che si avverte è fuori scala, per Pegula che ha avuto un percorso diverso può anche ripetersi un po’ la scena dell’altra sera contro Karolina Muchova quando fino al 6-1 2-0 per la ceca le tribune erano quasi silenziose. Sabalenka, in ogni caso, dovrà cercare di essere tranqulla di testa. In certi casi si nota un po’ la sua fretta nel voler disintegrare la palla col dritto anche a scapito di controllo. Contro Emma Navarro soffriva spesso i contropiedi, faceva fatica se la palla le tornava addosso, e Pegula potrebbe cercare una via simile. Quello che però rischia di non aiutarla è un gioco che o va veloce col braccio e toglie il tempo ad Aryna o rischia alla lunga di essere travolta. Da questo, anche, il confronto diretto che vede Sabalenka avanti 5-2: le uniche vittorie per la stauntiense sono state al primo confronto diretto giocato nell’agosto 2020 al torneo di Cincinnati giocato a New York e nel Round Robin delle Finals 2023 a Cancun, quando la bielorussa era in aperta polemica con la WTA per l’organizzazione del torneo.
Le cinque vittorie di Aryna sono arrivate tutte in due set, alcune anche con punteggi netti (6-1 6-2 a Madrid, 6-3 6-1 al Roland Garros). Sul cemento c’è sempre stato un po’ più di equilibrio, ma difficilmente Sabalenka si faceva sorprendere se non in circostanze particolari. E stasera vorrà farsi vedere più forte anche per lanciare davvero la sfida a Swiatek per quel numero 1 che ha tenuto solo otto settimane lo scorso anno.
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