Swiatek rialza la testa: storico bronzo nel tennis per la Polonia

Dopo la pessima giornata di ieri, con una delle sconfitte più pesanti della sua carriera, Iga Swiatek è riuscita a lasciare un segno alle Olimpiadi di Parigi. La numero 1 del mondo è ripartita con un netto 6-2 6-1 ai danni di Anna Karolina Schmiedlova per prendersi la medaglia di bronzo, la prima tennista dalla Polonia a salire su un podio di un’edizione a cinque cerchi.

Sperava in qualcosa di più, a inizio torneo, soprattutto perché giorno dopo giorno i forfait e le sorprese avevano aperto una importante autostrada e ieri è successo qualcosa difficilmente spiegabile senza accennare a una quantità di pressione e tensione mai avvertita prima. Zheng Qinwen è stata bravissima a cogliere l’occasione dopo sei sconfitte su sei confronti diretti, ma vedere Swiatek sul suo terreno preferito perdere u set con quasi 20 errori gratuiti e un numero misero di vincenti e un altro da 4-0 sopra è fatto più unico che raro.

La delusione ieri era enorme, lei inconsolabile, disperata, non riuscendo a finire nemmeno la prima intervista con i media e rinunciando a tutto il resto, accasciandosi contro la parete e piangendo copiosamente. Solo così basterebbe a raccontare come rivederla in campo e riuscire a vincere nettamente sia stato qualcosa di pesante e importante. Voleva uscire da Parigi con un oro per il papà, che sfiorò la medaglia a Seoul nel 1988. La voleva per sé, perché sentiva come questa fosse un’occasione unica. Avrà modo di riprendersi e quando lo farà vedrà che un bronzo, al di là di tutto, è qualcosa che vale. Intanto a livello storico, poi a quello personale.

Oggi malgrado il punteggio dica che alla fine abbia dominato la rivale, Swiatek ha fatto discreta fatica nei primi sei game a sentirsi bene in campo andando anche sotto di un break. C’erano errori, ma a ogni punto ben giocato cercava in tutti i modi di incoraggiarsi e non ripetere la giornata di ieri. Ha avuto anche un aiuto dalla sorte, perché la partita è divenuta ben instradata anche grazie a una programmazione poco gentile verso Schmiedlova che soltanto ieri sera per le 23 ha finito la semifinale contro Donna Vekic ed era molto arrabbiata per l’orario della “finalina” odierna. A ragione, anche. In ogni caso, dopo quella mezz’ora un po’ tentennante Iga è riuscita a trovare una buona versione di se stessa, quanto bastasse per portare a termine la giornata nella maniera più agevole possibile.

Faceva impressione, dopo la vittoria, vederla comunque ancora con gli occhi lucidi. Ha passato 24 ore durissime da un punto di vista psicologico e ora che tutto è finito può cominciare a rasserenarsi e provare con questo bronzo a mandar giù quel boccone amaro di ieri. Da capire, infine, quando potrà essere il suo rientro nel circuito WTA. La prossima settimana è previsto il ‘1000’ di Toronto e poi quello di Cincinnati. Da quello che trapelava a inizio torneo Olimpico, lei non dovrebbe essere al via di entrambi per staccare un po’ la spina e darsi un po’ di riposo dopo mesi in cui ha dovuto tirare a tutta. Il rientro potrebbe essere allo US Open, a fine mese, e con ormai 60 partite già giocate nel 2024 può anche essere che in questi ultimi mesi possa in ogni caso tirare il fiato e limitare la sua presenza allo stretto indispensabile. E col tempo, quel bronzo, potrebbe anche assumere un altro valore.

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