Il modo migliore di superare il rimpianto per non aver partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi. Nel “500” di Washington, Flavio Cobolli ha raggiunto la prima finale in carriera nel circuito maggiore e ciò gli permette di effettuare un consistente balzo in avanti nel ranking ATP. Il ventiduenne nato a Firenze mette a segno un bel + 15, issandosi direttamente al trentatreesimo posto, di gran lunga primato personale.
La sua ascesa impressiona, considerato che a inizio anno Cobolli non era neanche tra i cento (n. 102, l’8 gennaio). Dal terzo turno agli Australian Open, raggiunto cominciando il percorso dalle qualificazioni, Flavio, con grande continuità, ha scalato la classifica, fino ad arrivare a quest’ottimo piazzamento (e nella Race è già n. 30).
Davanti a lui, tra gli italiani, restano solo Jannik Sinner, numero uno per la nona settimana di fila, il bronzo olimpico Lorenzo Musetti (16; 0) e Luciano Darderi (32; + 2, anche per lui è career high),
Dietro a Cobolli, troviamo Matteo Berrettini (41; – 1), Matteo Arnaldi (46; – 1), Lorenzo Sonego (57; 0), Fabio Fognini (69; + 5 con la semifinale nel Challenger di San Marino) e Luca Nardi (95; – 17).
Si avvicina ai cento Mattia Bellucci (114; + 11), che, dopo i quarti ad Atlanta, ha raggiunto il secondo turno a Washington partendo dalle qualificazioni. Seguono Stefano Napolitano (140; + 1), Francesco Passaro (149; + 1), Matteo Gigante (152; + 6 con i quarti a San Marino), Andrea Pellegrino (177; – 22) e Giulio Zeppieri (178; – 4).
In top ten, Hubert Hurkacz ritocca il best ranking, sorpassando al sesto posto Alex de Minaur: a quest’ultimo sono scaduti i punti relativi alla finale raggiunta l’anno scorso a Los Cabos.
Migliora se stesso anche Sebastian Korda (18; + 4), che ha conquistato il titolo a Washington. Al career high pure l’australiano Jordan Thompson (30; + 3), fermatosi ai quarti. Più giù, brilla il francese Alexandre Muller (77; + 22), impostosi nella Repubblica del Titano.
In netta discesa, al contrario, Tallon Griekspoor (40; – 12), Dominik Koepfer (82; -12) e Jaume Munar (92; – 20).
Anche nel ranking WTA si registra uno scambio di posizioni in top ten: Danielle Collins sottrae l’ottava a Maria Sakkari, che, nella corrispondente settimana del 2023, aveva raggiunto la finale a Washington.
Stavolta nella capitale degli States ha prevalso la rediviva Paula Badosa. La spagnola, ex numero 2 del mondo, risale ben ventidue gradini, andando a sostare sul quarantesimo. Lo scorso 20 maggio si trovava esattamente cento posizioni più in basso, n. 140.
Bene anche la finalista Marie Bouzkova (36; + 7) ed Emma Raducanu (69; + 20), fermatasi ai quarti. Segno fortemente negativo, invece, per la giapponese Nao Hibino (159; – 63), che dodici mesi or sono aveva vinto a Praga.
La migliore azzurra, Jasmine Paolini, si conferma quinta. Seguono Elisabetta Cocciaretto (61; 0), Lucia Bronzetti (64; + 1), Martina Trevisan (79; – 3), Sara Errani (90; + 1) e Lucrezia Stefanini (180; + 3).
I top ten del ranking ATP: 1 Jannik Sinner, 2 Novak Djokovic, 3 Carlos Alcaraz, 4 Alexander Zverev, 5 Daniil Medvedev, 6 Hubert Hurkacz (+ 1), 7 Alex de Minaur (- 1), 8 Andrey Rublev, 9 Casper Ruud, 10 Grigor Dimitrov.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Coco Gauff, 3 Aryna Sabalenka, 4 Elena Rybakina, 5 Jasmine Paolini, 6 Jessica Pegula, 7 Qinwen Zheng, 8 Danielle Collins (+ 1), 9 Maria Sakkari (- 1), 10 Barbora Krejcikova.
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